La primavera ci porta in dono una pletora quasi infinita di erbe eduli e di utilità, saperle riconoscere ci aprirà quindi un mondo di possibilità, sia in escursione, che a casa; le erbe spontanee sono utili in varii ambiti, da quelli di primo medicamento a quelli culinari; ingiustamente guardate con sufficienza quando si parla di cucina, le erbe selvatiche non hanno nulla da invidiare, in termini di gusto, alle verdure coltivate, anzi…
Mi capita sovente di utilizzare le piante raccolte anche in ambito domestico, solitamente semplicemente ripassate in padella o in torta d’erbe, nelle farinate di ceci (o torte, cecine, chiamatele come volete), le ortiche negli gnocchi.
Recentemente ho provato una nuova preparazione: frittata non frittata alle erbe spontanee. Il risultato è stato spettacolare e riporto quindi la ricetta per chi volesse provarne il gusto.
Erbe spontanee utilizzate:
– Ortica (https://puckdeiboschi.noblogs.org/erbe-edibili-ortica/)
– Bistorta (https://puckdeiboschi.noblogs.org/erbe-edibili-e-di-utilita-la-bistorta/)
– Luppolo (https://puckdeiboschi.noblogs.org/erbe-edibili-luppolo-selvatico/)
– Malva (https://puckdeiboschi.noblogs.org/la-malva/)
– Vitalba
– Rovo
– Papavero
– Borraggine (https://puckdeiboschi.noblogs.org/erbe-edibili-di-utilita-la-borraggine/)
– Aglio delle vigne (https://puckdeiboschi.noblogs.org/erbe-edibili-aglio-delle-vigne/)
Ingredienti da cucina:
– Olio
– Sale
– Farina di grano tenero tipo2
– Bevanda di Soia
– Farina di Ceci
– Curry
– Curcuma
– Paprika affumicata
– Bicarbonato
Come procedere:
Tagliare grossolanamente le erbe spontanee.
In una padella versare un po’ d’olio ed aggiungere l’Aglio delle vigne, bulbo e parte di stelo finemente triturati, una volta portata a termine una lieve doratira aggiungere le spontanee, salare leggermente e far andare sino a quando il preparato non sarà bello tenero. Spegnere la fiamma e mettere da parte.
A questo punto prepariamo il composto per la frittata non frittata, i quantitativi sono per 4 “sfrittate” di media dimensione, piuttosto spesse, nel caso si volessero ridurre o aumentare le dosi basta rispettare le proporzioni di farine e bevanda di Soia, le spezie invece diminuiranno o aumenteranno in base al gusto personale.
– Bevanda di Soia: 300 ml
– Farina tipo2: 100 g
– Farina di Ceci: 100 g
– 1 cucchiaino raso di bicarbonato
– Sale Q.B. Ricordandosi che comunque anche le verdure ripassate sono state precedentemente salate.
– Olio EVO Q.B.
– Curry, a piacere, ma almeno un cucchiaino
– Curcuma a piacere
– Paprika affumicata senza esagerare, donerà rotondità al sapore finale ma esagerare significherebbe, oltre che colorare troppo la sfrittata, coprire troppo gli altri aromi.
In una bacinella o in una pentola uniamo le farine setacciandole, o comunque schiacciamo i grumi; uniamo la bevanda di Soia un po’ alla volta dinamizzando con una frusta o due forchette, facciamo cura di eliminare il più possibile i grumi.
Quando il composto comincerà ad essere bello liscio aggiungiamo sale e spezie, il bicarbonato, se il composto fosse troppo denso allunghiamo leggermente con dell’acqua. Facciamo riposare il nostro preparato almeno un 10 minuti.
In una padella antiaderente di media dimensione scaldare l’olio a fiamma moderata, quando sarà ben caldo con un romaiolo verseremo una parte di composto nella padella e susseguentemente andremo ad aggiungere le nostre erbe ripassate, in seguito verseremo altro composto ad amalgamare il tutto. Copriamo brevemente con un coperchio.
Appena la sfrittata si sarà staccata dalla padella la gireremo aiutandoci con il coperchio ed ultimeremo la cottura, la doratura ovviamente è a gusto personale.
Il risultato finale sarà una sfrittata molto saporita, soffice ed aromatica, al sapore di bosco. Buon appetito!