Tecniche boschive: “Diavolina” diy, accendifuoco fatto in casa

Solitamente quando sono in giro per boschi non mi lascio mai sfuggire l’occasione di raccogliere qualsiasi cosa possa potenzialmente risultare utile in caso di necessità, si tratti di uno spezzone di spago, corteccia di betulla o quant’altro.

In casa avevo della resina di pino raccolta qualche anno fa durante un giro nei boschi toscani, era da tempo stoccata in un vasetto in attesa di essere utilizzata in qualche modo; l’occasione si è presentata nel momento in cui lavorando dell’olivo ho deciso di raccogliere i trucioli per realizzare una sorta di diavolina diy e soprattutto naturale, senza schifezze dentro.Mi sono quindi dovuto procurare gli strumenti mancanti per la lavorazione del mio panetto infiammabile e nello specifico una lattina di acqua brillante (utile in mille occasioni e già sfruttata qui) e dello spirito.

Ecco come ho proceduto:

– Dopo aver tagliato la lattina in modo da ricavarne un contenitore ho posto al suo interno la resina cristallizzata.

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– Una volta scaldata dell’acqua in una pentola ho posto la resina a bagnomaria

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– La fase di scioglimento risultava però molto lenta, forse a causa dello stato di cristallizzazione, in altre situazioni, ad esempio per creare una sorta di pece mischiando resina e polvere di carbone, avevo avuto decisamente meno problemi. Ho quindi aggiunto alla resina l’alcool che bollendo ha aiutato lo scioglimento.

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– Una volta che la resina ha raggiunto la consistenza giusta, una densità simile al vinavil, ho tolto dal bagnomaria e aggiunto i trucioli di olivo. A questo punto dopo aver mischiato con perizia il passo successivo è stato quello di far “ritirare” l’alcool rimasto e quindi ho posto direttamente sul piano della stufa la lattina.

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– Una volta finita la “bollitura” ho messo compattato il composto aiutandomi con un pestello ricavato da un pezzo di castagno, dopo di ché ho messo il tutto ad asciugare per qualche giorno.

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– una volta indurito il composto ho tagliato la lattina ed ho letteralmente scartato la mia rondella di resina e olivo. Il mio firestarter è pronto e sarà sicuramente molto utile in caso dovessi accendere un fuoco in presenza di pioggia o forte umidità poiché sia la resina ce l’olivo bruciano bene ed a lungo e questo tipo di miscela risulta facilmente infiammabile, quindi che dire…esperimento riuscito!

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Ma come si usa questo accendifuoco? Presto detto, si può accendere direttamente utilizzando un fiammifero o un accendino, oppure grattandone una parte potremo creare una polverina altamente infiammabile da accendere o con il firesteel o addirittura con metodi primitivi come ad esempio l’archetto (utilizzando la brace prodotta per incendiare la polverina magari assieme ad un batuffolo di esca, dopo di che aggiungeremo l’accendifuoco solido e dei rametti). Alla prossima!

 

 

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