di seguito il testo del volantino distribuito domenica 1 marzo al prato di Via dei Ruderi di Casa Calda (quartiere Torre Maura) dopo aver constatato in settimana il riavvio dei lavori di recinzione.
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di seguito il testo del volantino distribuito domenica 1 marzo al prato di Via dei Ruderi di Casa Calda (quartiere Torre Maura) dopo aver constatato in settimana il riavvio dei lavori di recinzione.
Agite ora .. Non lasciate morire la ZAD di Testet!!! .. Manifestazione il 7 di marzo
Venite a salvare la Valle di Sivens, ora o più tardi il 7 di marzo, il giorno dopo la decisione del Consiglio Generale del Tarn !!!
da unx ZADista http://zad.nadir.org
La ZAD di Testet, più viva, bella e arrabbiata che mai, è già stata condannata a morte da tutti i poteri (locale, regionale, centrale) che hanno tutti detto che era necessario “eliminare” l’occupazione illegale della valle di Sivens da … un branco di “capelloni” (ndt: la traduzione letterale è forse più simile a “pelosi”, ma il senso si capisce..), “anarco-terroristi”, “jihadisti-verdi”, “stranieri nella regione”, “assistiti da droghe“, “gestito da attivisti con esperienza per seminare il disordine in casa”, ecc, ecc .. Le qualificazioni che i nostri nemici usano sono estremamente diverse … 
Come sempre, il giudice il 10 febbraio ha ordinato, su richiesta del Consiglio Generale, l’espulsione dagli appezzamenti occupati e lunedì 16 febbraio ha ordinato lo sgombero del famoso e delizioso Metairie Neuve [ndt: è una proprietà del Consiglio Generale del Tarn occupata dagli/dalle ZADistx a Sivens], per la terza volta …
Il ‘proiettile e granata!’ sarà nel campo del Prefetto (che riceve i suoi ordini da Matignon). Egli solo può innescare l’invio delle forze di sicurezza e lo stato di guerra che potrebbero comportare la … ZAD e altrove durante l’espulsione …
Al nostro primo incontro con lui il 15 febbraio presso la City Hall di Marssac, una dozzina di ZADistx erano presenti e poterono intervenire e porre eventuali domande in un buon umore, il Prefetto si impegnò a rispettare il calendario stabilito dal Ministro dell’Ecologia, e cioè che non ci sarebbe stata nessuna espulsione prima della decisione finale sulla diga che dovrà essere assunta dal Consiglio Generale di Tarn il 6 marzo ad Albi.
La tregua che lo Stato è stato costretto a concederci dopo aver ucciso orribilmente nostro fratello Rémi Fraisse, giovane amante e difensore della Pachamama, a 21 anni, il 26 ottobre, durante la grande manifestazione autunnale, è prorogata di pochi mesi in più, ma non ci lascia illusioni. La nostra eliminazione è sempre impostata.
Dopo aver rimosso una bella foresta pluviale con le loro macchine di morte e sotto gas lacrimogeni, manganelli e sparando flash-balls, dopo aver ferito molti fratelli e sorelle fino ad ucciderne uno di loro, lo stato è in procinto di distruggere il villaggio alternativo che abbiamo costruito con la rabbia, l’ardore e l’entusiasmo per tutto l’autunno e l’inizio dell’inverno !!!
Il destino della ZAD di Testet è nelle nostre mani. Di fronte a questo futuro colpo di stato, degno di un regime fascista, dobbiamo venire insieme nel maggior numero possibile per difendere e salvare questo piccolo ma simbolico territorio liberato !!!
Ognuno sarà molto importante perché solo i nostri numeri possono farli indietreggiare e farli desistere. Continua a leggere
Domenica 1.3.15
Mandiamo poche righe per le ultime novità a completamento della nostra vicenda.
Il 28 febbraio Alfredo è tornato dall’isolamento. Lo stesso giorno è stato portato via Graziano.
È la conseguenza del rapporto che tutti (Adriano, Fra, Graziano, Lucio, Michele, Nicola) abbiamo ricevuto nei giorni successivi alla nostra protesta. Siamo accusati di avere, nelle giornate del 13, 14, 15/2, insultato le guardie e di (udite udite) “disordini e sommossa” (art.77 regolamento esecuzione penitenziario).
Un’accusa forte troppo generosa, ma della quale non possiamo che essere fieri. Pertanto, dopo il consueto “processino”, ovvero il consiglio di disciplinare con direttore, comandante, medico e capoccia vari del carcere, siamo stati tutti condannati a 15 giorni di “esclusione dalle attività comuni”. La punizione sarà eseguita nei tempi e nei modi più comodi alla logistica carceraria. Non sappiamo quindi se andremo alle celle ogni 15 giorni uno alla volta, ma sappiamo che nei prossimi mesi ognuno di noi finirà in punizione per due settimane.
Nel frattempo sono stati trasferiti qui da Alessandria Gianluca e Franco. In questo momento pertanto siamo nove in sei celle.
Un abbraccio a Graziano!
I compagni anarchici della sezione AS2 del carcere di Ferrara.
DOMENICA 8 MARZO 015:
CI SPORCHIAMO LE MANI!
Dalle 15.00:
Merenda vegan &
Laboratorio di Riciclo Creativo
Laboratorio di Costruzione di Semenzai
Dalle 18.00:
Videoproiezione de “L’uomo che piantava gli alberi”
DURANTE TUTTA LA GIORNATA SARA’ PRESENTA UNA TRUCCABIMBI/E!
@Laboratorio Anarchico LA*ZONA
via bonomelli 9 bergamo
lab.lazona@gmail.com
I prigionieri ristretti in AS2,Adriano, Graziano, Lucio, Francesco, Michele, Nicola ,dopo le proteste, con battiture delle sbarre in sezione, per il ripristino della socialità perduta e contro l’isolamento di Alfredo in seguito ad un alterco con una guardia, hanno subito sanzioni disciplinari,15 giorni di isolamento ognuno,a rotazione.
Non appena rientrato Alfredo in sezione, è iniziato il periodo di isolamento per Graziano. Seguiranno aggiornamenti.
riceviamo e diffondiamo:
Questa mattina gli sbirri di zona sono venuti a notificarci la misura di sequestro preventivo dei casali che abbiamo occupato a Dragoncello, zona
Acilia, nella periferia sud di Roma. Questa misura implica lo sgombero preventivo della zona, quindi dei casali e terreni circostanti che abbiamo anch’essi occupato per recuperarli all’abbandono e per evitare che la zona continuasse ad essere inquinata dai rifiuti di ogni genere che sono stati scaricati da anni, in particolare dentro ad un frutteto dove crescono alberi dentro frigoriferi e plastica.
Lo sgombero è motivato dalla fittizia messa in sicurezza degli edifici imposta dal comune di Roma ai proprietari che difendono insistentemente la loro proprietà di fatto abbandonata da anni e che vogliono che continui ad esserlo.
Sappiamo che in questo modo possono abbreviare i tempi per mandarci via, considerando che non è neanche cominciato il processo per gli/le identificatx come occupantx.
Cercheremo comunque di impedire lo sgombero delle Case vecchie occupate e vogliamo ribadire che è giusto prendersi gli spazi inutilizzati in città, in campagna e ovunque!
Le case vecchie resistono!
Ricordiamo l’iniziativa anti-sgombero di venerdì 6 marzo
dalla trasmissione Liberation Front di Radio Blackout
Martedì 24 febbraio: quarta puntata del sipario dedicato a “conoscerli per isolarli“.
Grazie al lavoro del collettivo antispecisti antifascisti Antispefa continuano gli approfondimenti e le schede informative sulle destre nei movimenti animalisti ed ecologisti. Nello specifico, martedì abbiamo dato la parola ad un compagno siciliano che ci ha fornito qualche aggiornamento e ha fatto un po’ di cronistoria delle mosse delle destre all’interno della lotta al Muos e di come subdolamente e/o apertamente, abbiano cercato e cerchino di cavalcare un movimento che però, nel combattere il Muos, cerca anche di contrastare logiche di nocività e liberticide, di dominio, di controllo, di confine, di guerra e che, di conseguenza, con i nuovi e vecchi rigurgiti fascisti e con chi fa loro da sponda, non può e non vuole aver nulla da spartire.
Sempre un grazie ad antispefa e al compagno antifascista e antispecista per la diretta telefonica dalla Sicilia.
Vi invitiamo a leggere la cronologia e ad ascoltare il contributo audio.
GLI ANIMALI NON SONO MERCE
PROTESTE CONTRO IL MIFUR E L’INDUSTRIA DELLA PELLICCIA 
L’industria della pelliccia, la cui filiera sempre più globale è al servizio della moda, della vanità e del consumismo della cultura bianco-occidentale, da secoli tortura e massacra milioni di animali allevati o catturati per la loro pelliccia. Animali selvatici come volpi e visoni vengono imprigionati e stipati in minuscole gabbie di allevamenti intensivi. Spesso non trovano rassegnazione e continuano a cercare una via di fuga, mordendo e grattando le sbarre delle loro celle. I visoni, per esempio, colgono l’occasione e corrono verso la libertà senza esitazione quando delle persone, in loro solidarietà, decidono di aprire le gabbie.
Dal 3 al 6 marzo 2015 alla fiera di Rho (Mi) si terrà l’annuale “Salone Internazionale della pellicceria e della pelle-Mifur” dove si riuniranno molte delle persone che più lucrano su quest’industria (stilisti, commercianti di pellicce, allevatori, ecc). Per loro gli animali sono solo cose e i loro corpi vengono trasformati in soldi: roviniamo la festa agli assassini e urliamogli in faccia cosa pensiamo del loro sporco lavoro!
venerdì 6 marzo, dalle 14 protesta contro il Mifur davanti ai cancelli della fiera di Rho, ingresso Est (RHO-FIERA M1)
sabato 7 marzo, presidi davanti alle pelliccerie a Milano:
dalle 15: Eivissa, via Melzo 34 (PORTA VENEZIA M1)
dalle 16: Simonetta Ravizza, via Montenapoleone 1 (SAN BABILA M1)
dalle 17: Pikenz, corso Matteotti 1/a (SAN BABILA M1)
dalle 18: Chierichetti, via San Giovanni sul Muro 9 (CADORNA M1 - M2)
Liberazione animale è liberazione da ogni forma di oppressione. Non tolleriamo nessun comportamento o attitudine fascista, transfobica, sessista, razzista e omofoba.
La lepre, per la liberazione animale, umana e della terra.
Un modo semplice per ricordare chi è ancora prigioniero.