da Liberation Front, trasmissione del martedì h 21,30-23 su Radio Blackout
Martedì 10 marzo. Puntata dedicata ad una fra le tante pratiche di dominio e sfruttamento: l’allevamento di visoni.
Non esistono allevamenti accettabili, non esiste sfruttamento accettabile, neanche quando dicesi perfettamente a norma con la direttiva europea sul “benessere animale” o “animal welfare” che dir si voglia, tanto sbandierato da chi si occupa di questa e altre nefaste attività. Facciate ipocrite, ben sapendo che la salute dell’animale è strumentale a quanto rende, specie poi se si parla del pelo di un visone. Ma in nome della lotta alla crisi economica, nelle campagne della bassa bergamasca e nel cremonese, gli allevamenti di visoni si intensificano, si moltiplicano le gabbie, le morti tramite gas e gli scuoiamenti. Pochi mesi di vita, morte per asfissia, pelli strappate alla carne, messe all’asta e attentamente selezionate in base a sesso, colore, taglia e qualità. Un business in aumento per la crescente richiesta dall’estero, dai paesi che l’AIAV (Associazione Italiana Allevatori Visone) cita come “emergenti” e a cui strizza l’occhio, pubblicizzando opportunità sia per chi già si occupa di altri allevamenti, sia per giovani e… donne! Continua a leggere







