Nodi: Bandiera, o del tessitore

Il nodo Bandiera, chiamato anche nodo del tessitore, poiché viene utilizzato per giuntare due fili differenti nell’ordito, è appunto un nodo di giunzione utile per unire due corde di differente spessore; non lo uso sovente con il cordame da scalata perché nella versione singola le corde tendono a scorrere troppo fra loro se sottoposte a forte trazione, ma se la trazione non c’è il nodo si allenta ergo, questo tipo di giunzione di corde funziona bene con spessori di cordame ridotto e soprattutto con cordame in fibra naturale che per natura ha più attrito. È comunque un nodo che può risultare utile e quindi giova menzionarlo.

La versione doppia è più sicura e per le poche differenze realizzative con la versione singola ho scattato solo le foto del nodo finito lasciando alla scrittura il compito di spiegarne le minime differenze.

Come si realizza: Continua a leggere

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“Natura ribelle” – rudimenti d’azione boschiva

Ripropongo un testo uscito in rete qualche annetto fa, dedicato alle azioni in ambito boschivo.

Pur mancando un capitoletto dedicato all’anti tracking ritengo che comunque sia un testo utile visti i tempi che corrono e comunque può servire da spunto per chi volesse avvicinarsi all’ambito boschivo con  finalità d’azione diretta. Buona lettura.

Dall’introduzione:

Questo breve manualetto vuole dare una mano a chi decidesse -per vari motivi- di muoversi all’interno di un bosco o in ambiente naturale illustrando qualche norma di buon senso e dando qualche consiglio sulle tecniche, Continua a leggere

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La mia Bohéme – A. Rimbaud

La mia bohéme

Me ne andavo, i pugni nelle tasche sfondate;
E anche il mio cappotto diventava ideale;
Andavo sotto il cielo, Musa! ed ero il tuo fedele servitore;
Oh! quanti amori splendidi ho sognato!
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Nodi: ordinare i cordini, Bambola versione boschiva

Personalmente utilizzo due metodi di stoccaggio dei cordini, uno legato alle attività in bosco e l’altro invece che attiene più alle attività di roccia.

La bambola che segue risponde alla prima tipologia; durante le attività boschive che prevedono l’uso di cordame una delle noie maggiori risiede nell’avere sempre fra i piedi un quantitativo più o meno importante di cordino, cosa piuttosto fastidiosa…questa particolare bambola permette di “dosare” il cordino della nostra matassa estraendone dalla stessa solo il necessario e lasciando ben ordinato il surplus che non andrà quindi ulteriormente “rifatto”.

Il punto di forza di questa bambola è quello di essere incappellata con un loop di cordino chiuso su sé stesso con un autobloccante che, se stretto mentre sfiliamo gli anelli di cordame, ci permetterà di utilizzare solo la corda della quale necessitiamo, mantenendo la restante ben ordinata nella propria matassa.

Come si esegue: Continua a leggere

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Nuovi fronti: Possibile miniera di titanio sul Biegua

Si prefigura un nuovo scempio del patrimonio naturale italiano con la possibile apertura di cave di titanio sul monte Beigua, parco ed estrazione in stile apuano?

Ad oggi pare che la regione Liguria abbia dato il suo benestare ad un’indagine estrattiva nel parco, sostanzialmente il prodromo della devastazione. Siamo ancora in tempo per organizzarci e rendergli la vita difficile…

Qui un articolo di Agosto 2019 che spiega bene la questione tratto da Piemonte parchi


IL PARCO DEL BEIGUA E LA GUERRA DEL TITANIO

In una delle oasi naturali protette della Liguria, quella del Parco del Beigua, tra Sassello e Urbe, il Bric Tarinè custodisce 400 milioni di tonnellate di rutilo (titanio). Dagli anni Settanta al Duemila diverse compagnie estrattive hanno tentato la corsa al tesoro sepolto.

  • Ludovica Schiaroli
  • Venerdì, 30 Agosto 2019

È uno spettacolo straordinario quello che si gode dalla cima del Monte Beigua, il rilievo montuoso più alto dell’omonimo parco con i suoi 1287m s.l.m., lo sguardo corre lontano abbraccia la riviera di levante e quella di ponente, le Alpi Liguri, la Pianura padana, l’Appennino ligure e tosco-emiliano, le Alpi Apuane e in fine la Corsica. La chiamano la montagna con vista mare questo incantevole balcone incastonato tra il mare e ventisei chilometri di crinali montuosi che costituiscono una delle zone più ricche di geodiversità e biodiversità della regione Liguria. È il gruppo montuoso del Beigua diventato Parco nel 1995, Geoparco europeo e mondiale nel 2005 e nel 2015 è stato riconosciuto UNESCO Global Geopark. Unico parco ligure a potersi fregiare di tale riconoscimento, con i suoi quasi 40mila ettari è anche il più esteso della regione insistendo su dieci territori comunali e due diverse province, Genova e Savona.

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Raccolta: La linfa della primavera

Con la primavera praticamente arrivata il bosco si risveglia e anche gli animali umani e non umani rinvigoriti dal primo sole vero riprendono il discorso sopito durante la stagione fredda; Continua a leggere

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Esplorazione: sulle tracce di un Menir, prima parte?

La neve è andata da qualche settimana, le primule hanno cominciato a puntinare i boschi, così come le piccole violette, il selvatico risuona nuovamente argentino dopo l’ovatta dell’inverno e con i primi fiori escono dal letargo anche i progetti che per tutto l’inverno si sono coricati quieti in un angolino della testa.

La mattinata comincia con poca voglia di uscire, c’è un po di vento ed il cielo è grigio, non invoglia proprio a mettersi in marcia ma la temperatura è mite e poi mi ero ripromesso di tornare per il secondo giro d’esplorazione in una zona abbastanza vicina a casa dove si trova, o dovrebbe trovarsi, un piccolo menir inciso; la prima visita svolta nell’area pochi giorni fa non ha dato risultati se non quello di aggiungere alla mia collezione di teschi quello di un povero camoscio, oggi però ho notizie più precise sull’ubicazione, la pietra non è censita e per richiesta di chi mi ha indirizzato sulle sue tracce non darò indicazioni sula zona, spiacente. Continua a leggere

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Ritrovamenti: cranio di Camoscio

Girovagando in cerca d’altro, un altro pezzo per la collezione..

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Nodi: Barcaiolo

Il nodo Barcaiolo è un nodo d’ancoraggio molto facile da realizzare e che ha il pregio d’essere facilmente equalizzabile, per questa caratteristica ad esempio viene utilizzato per assicurarsi in sosta durante le scalate e di regolare con facilità la lunghezza dei rami di corda che dal nodo dipartono, per l’utilizzo in scalata è necessario imparare a realizzarlo anche con una sola mano.

Possiamo usare il Barcaiolo per molteplici utilizzi, personalmente lo uso sia in escursione per ancorare cordini, per fissare le fettucce dell’amaca ai moschettoni e così via, mentre in scalata lo uso per assicurarmi in sosta e per fissare ad un moschettone un loop di cordino per poi realizzare un Machard.

Realizzazione Continua a leggere

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La funzione ecologica dell’edera. Una specie utile ingiustamente “perseguitata”

.L’edera comune (Hedera helixè un arbusto rampicante che viene spesso distrutto, perché “accusato” di essere specie parassita che danneggia e degrada il bosco.

E’ falso! L’edera svolge un ruolo ecologico di fondamentale importanza per l’equilibrio del bosco e per la fauna.

Innanzitutto, è bene ricordarlo, la Natura non fa nulla per caso. Ogni specie, anche la più sgradita e insignificate, occupa un posto chiave nelle complesse dinamiche ecologiche. Talvolta questo ruolo sfugge non solo alle persone comuni ma anche agli scienziati che, di frequente, sono costretti a rivedere le teorie più consolidate alla luce di nuove conoscenze.

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