Nodi: Mezzo barcaiolo

Il mezzo barcaiolo più che un nodo vero e proprio è un freno che sfrutta l’attrito della corda su sé stessa e su un punto di ancoraggio, si tratti di un moschettone, un palo, un albero, ecc…

Questo nodo può essere utilizzato in varie maniere, ovviamente in ambito di manovre di corda in calata, di recupero del secondo di cordata o di assicurazione del primo ma può servire anche per tensionare un cordino a dovere.

In caso di utilizzo “alpinistico” quindi per calate o assicurazione del compagno di cordata

SARÀ NECESSARIO UTILIZZARE UNA CORDA DA ROCCIA CHE QUINDI GARANTIRÀ LE NECESSARIE CARATTERISTICHE DI RESISTENZA ALL’USURA ED AL RISCALDAMENTO PER FRIZIONE, È ASSOLUTAMENTE DA EVITARE L’USO CON CORDAME NON ADEGUATO

come ad esempio il paracord che oltre ad essere troppo sottile (come spessore minimo di utilizzo consiglio una corda di 7,5mm, sotto questa misura il nodo diverrebbe troppo difficile da frenare e potenzialmente pericoloso) ha un punto di fusione molto basso e questo nodo scalda molto la corda in caso di attrito prolungato come ad esempio in calata, la questione è differente qualora si utilizzi per mettere in tensione una corda, in questo caso potremo utilizzare il citato paracord o qualsiasi cordame abbiamo a disposizione.

NB: IL MEZZO BARCAIOLO È UN NODO DI FACILE REALIZZAZIONE MA NON PROPRIO SCONTATA QUINDI SARÀ NECESSARIO REALIZZARLO ASSIEME AD UN COMPAGNO CON ESPERIENZA FINO AD ARRIVARE A PADRONEGGIARLO A DOVERE; NEL CASO NON CONOSCESSIMO NESSUNO IN GRADO DI FARCI DA MENTORE SARÀ NECESSARIO ESERCITARSI NELLA REALIZZAZIONE E NELLA MANOVRE IN AMBIENTE SICURO FINO A PADRONEGGIARE LE GIUSTE TECNICHE AL MASSIMO.

LA CONOSCENZA DEL SOLO NODO NON È SUFFICIENTE, SARÀ ANCHE NECESSARIO CONOSCERE LA GIUSTA POSIZIONE DEL CORPO DURANTE LA DISCESA QUALORA LO SI UTILIZZASSE PER CALARSI.

IL NODO NON È AUTOBLOCCANTE E QUINDI LA CORDA LIBERA ANDRÀ SEMPRE TENUTO SALDAMENTE IN MANO.

Prenderemo prima in considerazione l’utilizzo come metodo di gestione della corda in ambito di scalata: assicurazione del compagno di cordata, calata su corda singola e doppia; successivamente tratteremo il tensionamento di una corda.

Mezzo barcaiolo, come si realizza:

in caso di recupero del secondo di cordata o assicurazione del primo

– Passiamo nel moschettone di sosta la nostra corda, il corrente dovrà essere davanti al nostro naso

– realizziamo a questo punto un’asola con il corrente sempre in primo piano

– a questo punto inseriremo l’asola nel moschettone con il corrente rivolto verso l’interno ed avremo il nostro mezzo barcaiolo.
Fronte del nodo

retro del nodo

retro del nodo

– Tirando un capo o l’altro della corda il nodo dovrà “scattare” in caso contrario sarà necessario ripetere la legatura da capo.
– posizioni del nodo:
foto 1 recupero del secondo di cordata (sto recuperando la corda)
foto 2 calata del secondo di cordata (sto dando corda)

il medesimo nodo, con il medesimo scopo di assicurazione del compagno di cordata può essere realizzato anche al moschettone attaccato all’anello del nostro imbrago, sia esso canonico o d’emergenza (in foto si intravede un’imbragatura realizzata con un anello di fettuccia), in questo caso ovviamente dovremo però assicurarci a nostra volta ad un punto di ancoraggio sicuro al fine di evitare, in caso di scivolata del compagno, di essere trascinati via.

Vediamo un altro metodo di realizzazione:

– realizziamo un’asola, il corrente starà sempre in primo piano

– realizziamo ora un occhiello

– passiamo il nostro occhiello dietro l’asola

– inseriamo il nodo nel moschettone, il mezzo barcaiolo è pronto

Calata su corda singola e corda doppia

LE CALATE CHE ANDREMO AD ILLUSTRARE SONO DESTINATE AD ESSERE ESEGUITE SU UN TERRENO ANCHE FORTEMENTE INCLINATO MA NON VERTICALE E SENZA PARTICOLARI DIFFICOLTÀ TECNICHE; IN CASO DI TERRENO ACCIDENTATO CHE POTREBBE FARCI PERDERE LA PRESA SULLA CORDA O DI CALATA VERTICALE DOVREMO AFFIANCARE AL FRENO ANCHE UN NODO D’ARRESTO AUTOBLOCCANTE CHE FUNZIONI DA SICUREZZA COME AD ESEMPIO UN PRUSIK O UN MACHARD, TRATTERÒ PIÙ AVANTI LA TECNICA CORRETTA DI CALATA IN AMBITO DI SCALATA.

Metodo1
– dopo aver legato la nostra corda ad un ancoraggio sicuro realizziamo il mezzo barcaiolo ed inseriamolo nel moschettone attaccato al nostro imbrago, mettiamo “in tiro” il nodo e controlliamo che funzioni a dovere. Se tutto è ok potremo cominciare la nostra calata, una mano terrà saldamente il capo della corda corrente a circa 40 cm sotto il moschettone, l’altra mano sarà posizionata alla medesima distanza sopra lo stesso.
La corda starà sempre al nostro fianco, mai fra le gambe.
La mano che determinerà la tenuta del nodo e la velocità di calata sarà quella sotto, è fondamentale che questa non perda mai la presa sulla corda, pena una caduta incontrollata e potenzialmente mortale.

Metodo2
in questo caso realizzo il nodo con corda doppia ma il medesimo procedimento può essere utilizzato anche su singola così come i metodi sopra descritti possono essere realizzati anche con la doppia.

– passiamo le corde nel moschettone, a questo punto faremo girare i correnti attorno ai dormienti (le corde che arrivano dall’ancoraggio)

– Inseriamo i correnti nel moschettone e dopo aver chiuso la ghiera carichiamo e mettiamo in tensione il sistema, ora possiamo calarci.
Valgono tutti gli accorgimenti di sicurezza già descritti.

Tensionare un cordino

– Tendiamo il cordino con forza usando come perno il nostro futuro ancoraggio

– passiamo con il corrente sopra o come nel mio caso sotto il cordino in tensione

– giriamo sopra il dormiente e tiriamo con forza equalizzando il freno fino a quando non raggiungeremo la tensione desiderata

– terminiamo di girare attorno al nostro ancoraggio

-…La tensione rimarrà immutata e non si allenterà durante il bloccaggio della legatura

– blocchiamo la nostra legatura con il nodo che preferiamo, ecco il mezzo barcaiolo adattato ad un ambito non alpinistico.

Questa voce è stata pubblicata in Arrampicata, Montagna, Nodi e contrassegnata con , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *