Rumore di specchi, sulle retoriche giustificazioni dei delatori e altre cosette

da http://anarchicipistoiesi.noblogs.org spione1

I castelli di carta ogni tanto vengono giù, certe volte per un soffio di vento, altre perché si inciampa nel tavolo…dando un’occhiata alle vicende di questi ultimi periodi riguardanti la confidenza poliziesca a mezzo internet, mi pare proprio che i virgulti e le virgulte di notav.infam questa gomitata l’abbiano data proprio forte, e che le carte cadendo abbiano scoperto un bel panorama sulla reale faccia -ma ce n’era bisogno!?- di lor signiori/e: quello di arroganti autoritari che non disdegnano nemmeno la delazione pur di attaccare chi ha osato mettere in discussione il dogma e la dottrina notavica.

Di parole, più o meno moderate (ma come si fa ad essere moderati davanti alla delazione? Vien da pensar male…), più o meno condivisibili ne sono state dette molte, come molti sono stati gli isterismi da diva insolentita da parte dei signori confidenti. Ora a distanza di vari giorni la voce degli ormai noti delatori (repetita juvant) torna a farsi sentire, chissà quante volte avranno letto e riletto queste poche righe per sincerarsi di non inciampare nuovamente nel famoso tavolo…eppure il risultato, pur evidentemente frutto di sforzi delle migliori ed illuminate menti dell’ufficio stampa dell’anonima infami, non è poi granché…i nostri cominciano con il giocare con le parole…e l’evidente delazione diventa “un errore nell’ultima frase del nostro contributo”, proprio una bella manipolazione dei contenuti che avrebbe potuto trovare spazio nel libro di Chomsky/Herman “La fabbrica del consenso”; infatti in questo novello scritto dei nostri un’evidente delazione diventa un semplice errore tecnico di scrittura, quindi concettualmente si passa da una questione di sostanza, con tutto ciò che significa, ad una questione meramente tecnica, tentando così un’autoassoluzione attraverso lo svuotamento contenutistico e simbolico di certe affermazioni. Così come nel linguaggio del potere i poveracci che muoiono nelle sue guerre sono definiti “effetti collaterali”, i tristi figuri di notav.infam trasformano la loro delazione in un semplice errore di forma e che come tale secondo loro andrebbe letta ed interpretata. Il meccanismo è il medesimo, i nostri lo usano però in maniera stentata. Purtroppo per lor signori però le parole hanno un peso e certe affermazioni hanno un significato e delle conseguenze che non possono essere eluse semplicemente adducendo a giustificazione la propria buona fede ed un semplice errore… Continua a leggere

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Presidio sotto il carcere di Ferrara domenica 25 gennaio

volantino-ferrara-copia_543x768Mobilitazione sotto il carcere di Ferrara

Contro il carcere come istituzione repressiva e come modello sociale. Solidarietà a tutte le compagne e i compagni arrestati

Da sempre il carcere è stato per il potere un vero e proprio laboratorio in cui creare e sperimentare modelli di controllo sociale. Scuole, fabbriche e ospedali hanno come loro paradigma architettonico e disciplinare il carcere. L’intento è sempre stato quello di accumulare corpi, prerogativa indispensabile per accumulare capitale. Ciò comporta un controllo e una repressione esercitati costantemente a vari livelli e che si è evoluta nel tempo. Tra le ultime evoluzioni della tecnologia coercitiva possiamo ricordare la riforma per la differenziazione carceraria, di cui la regione Emilia Romagna ne è promotrice, e l’estensione della 41bis anche a condannati politici. Da una parte si crea una pericolosa “zoologia del delinquente” in cui incasellare quella parte della popolazione non compatibile alla “norma”, ritenuta più importante dell’individuo. Dall’altra si ha un’intensificazione della repressione di tutte le reali forze di cambiamento sociale che si battono contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sul pianeta. Se il carcere criminalizzava la lotta politica, ora la fa diventare terrorismo. Essere etichettati come terroristi non è mai stato così facile.
Il “carcere duro” di Ferrara, che detiene in As2 i compagni anarchici, rappresenta uno degli emblemi di questa logica repressiva e punitiva. Riteniamo necessario rimarcare e denunciare in questo luogo, e simbolicamente in tutti le altre carceri, l’opprimente macchina normalizzante dello Stato. Riteniamo altrettanto necessario esprimere la nostra più sentita solidarietà ai compagni Michele, Adriano, Graziano, Lucio e Francesco, Nicola e Alfredo. Peraltro proprio in questi giorni hanno lottato e vinto contro delle nuove restrizioni relative all’ora d’aria e alla socialità decise dalle guardie ferraresi.
La nostra solidarietà va anche verso le compagne e i compagni perquisiti a Bologna in merito ai sabotaggi di dicembre all’Alta Velocità. Lottiamo anche contro ogni forma di delazione e infamia, inesorabili complici della repressione del potere.

25 gennaio, ore 15:30 presidio sotto il carcere di Ferrara (via Arginone)

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Comunicati da Udine a Roma a proposito della delazione di notav.info nei confronti di finimondo.org

merdaPubblichiamo di seguito due comunicati da Udine e da Roma, dai toni diversi, a proposito della vicenda dell’infamia di notav.info nei confronti dex redattx di finimondo.org

 

INFAMI NEL MOVIMENTO
Udine, 15 gennaio 2015
Prendiamo la tastiera per dire brevemente la nostra su questa questione, sgomenti di fronte al
silenzio del movimento. Infatti, fatta eccezione per il sito francese non-fides.fr, per le/i compagn*
trentin* e poch* altr* il silenzio è assordante.
Il fatto: il sito notav.info (gestito da area infoaut) pubblica un articolo redazionale, I burabacio, e il
comunicato, pubblicato sullo stesso sito, del magistrato Imposimato (PM responsabile di aver
seppellito sotto anni di galera decine di rivoluzionari*) a proposito dei recenti sabotaggi avvenuti
contro l’Alta Velocità in Italia. Ne I burabacio (poi vigliaccamente modificato), notav.info indica
le/gli autrici/autori di finimondo.org come coloro che «fino a qualche annetto fa usavano i loro
petardoni postali che qualche rintocco facevano, ora usano qualche straccetto di benzina
inneggiando alla rabbia generale». Notav.info cioè infama delle/dei compagn*, indicandoli agli
sbirri, di cui evidentemente si sente collega, come responsabili del sabotaggio No TAV di dicembre
a Bologna.

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DAWN WALL…SALITA COMPLETATA!

Caldwell e Jorgeson in cima a El Cap

15 Gennaio 2015

Dopo 19 giorni spesi in parete per un sogno durato invece sette anni, Tommy e Kevin possono riabbracciare parenti ed amici ed assaporare quella sensazione di gioia e soddisfazione a lunga trattenuta. Otto anni fa, Caldwell inizia a macinare l’idea: sogna una impresa su una via che già sa sarà durissima. Compie i primi timidi tentativi e fa qualche breve filmato Nel 2009 Jorgeson, visionandoli, lo contatta per sapere se vuole un partner. Un primo tentativo serio si ha nel 2010 quando il meteo interrompe ogni possibilità di salita. Nel 2011 e nel 2013, due infortuni rispettivamente a Jorgeson e Caldwell li fermeranno nuovamente. Intanto cambia la strategia: la stagione migliore diventa l’inverno, troppo caldo negli altri periodi dell’anno per tenere le piccole prese taglienti dei tiri più duri, delle vere lame di rasoi che metteranno poi Kevin in seria difficoltà anche in questo tentativo.

Ieri l’arrivo della notizia che la via è stata completata, interamente in libera da entrambi. Un altro pezzo di storia è stato scritto, un pezzo importante: la via di Caldwell e Jorgeson è la via più difficile al mondo.

fonte climbing.com

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Nano tech, Homo Macchina, Mega controllo. Venerdì 23 gennaio a La Scintilla di Modena *RIMANDATO AL 27 FEBBRAIO*

vol scinti oste nanotec del 27-2-15La Scintilla di Modena ci informa che l’iniziativa di seguito a causa di motivi tecnici è stata rimandata a venerdì 27 febbraio, ripubblichiamo la locandina aggiornata.

Nano Tech         Homo Macchina            Mega Controllo

 

Venerdì 27 febbraio 2015

La Scintilla, strada Attiraglio 66

zona Mulini Nuovi

uscita 8 tang

ore 20,00: osteria vegan

ore 21,30: proiezione del documentario “Un mondo senza umani?” (Francia 2012) tradotto in italiano e dibattito insieme al collettivo di http://www.resistenzealnanomondo.org/

La Green Economy di Renzi e dei vari movimenti riformatori vuole dire ingegneria genetica, nano e biotecnologie. Ecco la loro soluzione ai problemi del mondo! Oltre questa bassa propaganda c’è una realtà di aspiranti divinità in doppio petto e di dispositivi elettronici e chimici, piccoli come atomi, che offrono agli specialisti della scienza (IBM, Monsanto..) il controllo totale sul vivente. Il progetto dei governi per le società del futuro si concretizza quindi in un sistema di bio-potere, rottamatore di un dominio burocratico ed evidente, che in silenzio tira i fili della vita stessa attraverso il dinamismo della scienza. Tecnologia, potere ed economia si manifestano ancora come tre parti inscindibili dello stesso sistema che impone i suoi valori di alienazione, dipendenza e specializzazione. Questo impero tecnologico sta costruendo uomini macchina “superiori” , cosa accadrà all’indipendenza dell’umano “naturale”?

http://lascintilla.noblogs.org/

https://it-it.facebook.com/scintilla.modena

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23.01.15 a Novara: le nuove destre e l’animalismo

da http://antispefa.noblogs.org

 

Titolo: Le nuove destre e l’animalismo
Luogo: Sala del quartiere di Porta Mortara – Via Monte san Gabriele, 19C – NO
Data: 23 gennaio 2015

 

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Premessa naturale

da finimondo.org

«Così come nelle scienze della natura ogni questione è subordinata al compito di comprendere la totalità della natura, ogni progresso della tecnologia è al servizio dello scopo generale: accrescere la capacità dell’umanità di trasformare la natura. Il valore di questo scopo è altrettanto poco contestabile del valore della conoscenza della natura per la scienza. I due scopi confluiscono nella formula ormai banale, senza cui non ci sarebbe progresso della scienza: il sapere è potere»
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Così parlava Werner Heisenberg, premio Nobel, un padre fondatore della fisica atomica, nonché scienziato al servizio del nazismo. Non esiste più un progresso scientifico, tecnologico, al di fuori dei laboratori del potere. La scienza non è al servizio dell’Umanità, del Sapere, della Felicità. È al servizio del dominio. Il suo scopo è quello di rafforzarlo, potenziarlo, proteggerlo, espanderlo. Nient’altro. Ciò spiega la difficoltà in cui ci si imbatte ogni qualvolta si intenda contrastare un progetto istituzionale di carattere scientifico. Che dire quando l’interrogativo che viene posto è già falsato in partenza?
Prendiamo la questione dell’Alta Velocità, ad esempio. Ancora di recente non è mancato chi ha tirato le orecchie ad entrambe le parti – fautori e nemici dei treni super veloci – ricordando loro l’inanità delle rispettive retoriche, una basata sulla necessità del Progresso e l’altra sulla difesa della Natura. L’invito loro rivolto è quello di attenersi alla «realtà delle cose» ed a null’altro. E quale sarebbe questa «realtà delle cose» se non una «migliore circolazione delle merci»?
Ecco il punto. Quando questo ordine sociale viene considerato la premessa naturale per ogni ulteriore considerazione, va da sé che qualsiasi riflessione non possa uscire dalla ragione di Stato. Ogni pensiero che non voglia irreggimentarsi viene messo al bando, decretato impresentabile, al punto da renderlo perfino inimmaginabile. Eppure, non dovrebbe essere così difficile comprendere che l’essere umano ha certamente bisogno di nutrirsi o di ripararsi, ma ciò non comporta lavorare in cambio di un salario che permetta di pagare un affitto e di acquistare merci in un supermercato. L’inevitabile ed umana esigenza di dissetarsi non è un inevitabile ed umano bisogno di bevande gassate.

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AZIONE DIRETTA e SABOTAGGIO – DISSOCIAZIONE e DELAZIONE: E’ IL MOMENTO DI SCEGLIERE, SENZA PIU’ ESITARE!

Pubblichiamo volentieri questo nuovo contributo da noi condiviso da http://ilmainasso.noblogs.org

“Io non possiedo il cervello: solo paglia”
“Come fai a parlare se non hai il cervello?”
“Non lo so. Ma molta gente senza cervello ne fa tante di chiacchiere”

Riteniamo assolutamente necessario prendere la parola in maniera decisa dopo aver assistito a qualcosa che consideriamo inammissibile. Già da tempo trovavamo preoccupante il diffondersi di determinate pratiche all’interno degli ambiti di lotta. Ora non crediamo sia più possibile soprassedere oltre. Ciò che spesso viene spacciato per disputa ideologica o discussione tra punti di vista ha raggiunto la vera e propria pratica della delazione.
Questo è quanto accaduto con la pubblicazione del testo “I burabacio” nei siti notav.info e infoaut.org, in seguito ai sabotaggi avvenuti nel dicembre scorso alle stazioni di Firenze e Bologna. Siti che, sicuramente, non rispecchiano le posizioni dell’intero movimento No Tav, che a sua volta non può avere certo la pretesa di rappresentare chiunque decida di intraprendere un percorso o una singola azione di contrasto all’Alta Velocità e alle nocività.

Da tempo assistiamo alla pubblica diffusione sul web di testi e controversie inquietanti, episodi ritenuti accettabili da alcuni, spacciati come dibattiti dagli autori o considerati in maniera marginale da altri, ora siamo arrivati ad un punto di non ritorno in cui è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Dalla richiesta di incolumità per un’infiltrata, alle continue dissociazioni e prese di distanza rispetto ad attacchi contro il dominio, inclusi quelli riconducibili alla lotta contro il Tav, fino a tergiversare con tolleranza sulla presenza di collaboratori di Giustizia negli spazi occupati, ecco che si giunge a postare articoli su internet in cui si denunciano pubblicamente presunti responsabili di azioni specifiche (in questo caso i redattori di Finimondo.org, autori del testo “A stormo!”).

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Sambuci (Roma) – Tre denunce per l’occupazione dell’Improbabile Squat

da informa-azione.info

riceviamo e diffondiamo:

A due anni e mezzo dalla nascita dell’Improbabile Squat a Sambuci (Roma), si è conclusa l’indagine premiliminare per tre persone, alle quali vengono contestati i reati di: invasione di proprietà privata, minacce al proprietario, modifiche abusive al casale e taglio di alberi in proprietà privata.
Scopriamo solo ora, dagli atti, che risulta un ordine di sgombero, emanato dalla procura di Tivoli, eseguibile dal 14 gennaio scorso.
A distanza di un anno nessuna infame divisa si è presentata alla porta.
Siamo ancora qui, pronti e pronte ad accoglierli!

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Argentina: Liberati animali e incendiato laboratorio

da crocenera.org

La Plata,gennaio 2015 Argentina_lab_Dec14

“Il progresso e la scienza si sono dichiarati nemici della natura e della libertà, gestiti da chi detiene il potere e vuole mantenerlo ad ogni costo. Un parte fondamentale del suo sviluppo è la separazione degli umani dal resto della natura ed una delle pratiche per generare tale sviluppo è l’imprigionamento e l’utilizzo degli animali. Abbiamo deciso di iniziare una feroce campagna contro la sperimentazione animale in particolare all’Università Nazionale di La Plata, dove vengono condotti esperimenti su gatti, porcellini d’india ed altri animali. Per far ciò abbiamo ritenuto necessari e strategici sia il fuoco che la violenza, che comunque rimangono nulla se comparati a ciò che loro infliggono agli animali non umani, che rapiscono e sui quali conducono esperimenti,
Non fermeremo l’incendio, le intimidazioni o qualunque mezzo sia necessario, per far sì che la sperimentazione animale non sia sicura né praticabile.
Per fornirne la prova, abbiamo liberato ogni gatto, ogni porcellino d’india e topo in una delle strutture di ricerca all’Università Nazionale di La Plata, e poi dato fuoco alla struttura.
Questa non rimarrà un’azione isolata, continueremo finché non realizzeranno che ogni azione ha una conseguenza. Non ci fermeremo finché lo sfruttamento non avrà termine.
Incoraggiamo lo stalking, le intimidazioni e la distruzione di questi sfruttatori di animali e di tutti gli altri.
Buon anno nuovo aguzzini!”
fonte BITEBACK
traduzione CROCENERA

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