La luce filtrante dalla porta del balconcino della camera lascia presagire che le previsioni del tempo abbiano colpito il segno, mi stiracchio dunque, e le braccia improvidamente sottratte al calore delle coperte mi avvertono che la temperatura non dev’essere poi così alta, d’altra parte la stufa è spenta oramai da almeno sei o sette ore, qui la notte è riscaldata dalle calorie e dai coltroni, niente riscaldamento centralizzato, solo legna.
Mentre mi vesto non ho ancora chiaro cosa fare della giornata, mi aspettano certo almeno un paio di incombenze, espletabili velocemente, il resto della giornata è un foglio tanto bianco quanto la coltre nivea che da qualche giorno ricopre il paese ed i boschi circostanti; vorrei fare un giro rilassante, magari un pranzetto boschivo, nulla di più, la mattinata mi si è presentata assieme ad un discreto dolore al piede sinistro, sempre lui, a ricordarmi che le scelte si pagano e certe volte con gli interessi. Continua a leggere→