La giornata è iniziata tardi, sono all’imbocco del sentiero alle 19,30, nel migliore dei casi avrò ancora luce per un paio d’ore, mi appresto quindi a salire giusto i primi metri del sentiero tracciato per poi addentrarmi nei boschi che lo lambiscono.
Sono stato da queste parti circa 5 o 6 anni fa ripromettendomi di tornare a visitare questi luoghi con più calma e beh, anche questa ennesima incursione non sarà quella giusta ma, ancora, qualcosa si muove dentro, capisco che ancora tornerò.
Mi muovo in un bel bosco misto, retaggio forse di antiche coltivazioni più che dei classici Castagni, pur presenti, in netta minoranza surclassati dalla presenza del Nocciolo; ce ne sono molti e, nascosti fra loro, Carpini, Frassini e svettanti Pioppi neri. A terra numerosi massi di varie dimensioni segnano il cammino, individuo quelli che sembrano dei piccoli Menhir oramai allettati e -forse- quelli che paiono i resti di un Cromlech. Il ritrovamento potrebbe essere reale, questi boschi sono sempre stati magici ed in qualche misura sacri per le generazioni di individui che li hanno attraversati dal età del ferro sino ad oggi ma non ho tempo per soffermarmi, la priorità è trovare un’area adatta a me e la mia amaca, la notte incombe, terrò comunque ben a mente l’ubicazione delle pietre. Continua a leggere