Tornare sui propri passi

Nei primi di agosto 2013 con alcuni amici decidemmo di accamparci in Val Clarea, vicino al cantiere fortino del Tav. Dovevamo stare qualche giorno ma il risultato fu che non ci muovemmo più almeno fino a fine settembre, con gli ultimi campi realizzati a metà ottobre. Giorni su giorni regolati dallo scorrere del fiume, dal fuoco e dalle camminate fra quei boschi minacciati da una devastazione dilagante. Giorni su giorni con i viveri in spalla, a spaccare legna, ad allestire il campo. Nasceva l’ “Inospit(A)le”, un accampamento di brontoloni riottosi legati da un’affinità difficile da descrivere.

Agosto 2014, dopo la parentesi dell’ultimo dell’anno e di qualche settimana fa si torna per 4 giorni nei boschi che ormai sono casa nostra, il focolare è sempre li, ormai adoperato dai viandanti che si trovano a passare per quei sentieri durante tutto l’anno; ci sono i tavoli legati fra gli alberi e c’è ancora la piattaforma sul castagno. Giornate splendide sulle quali poco si riesce a dire, forse riusciranno a parlare meglio le immagini…

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Il torrente Clarea nei pressi dell'accampamento

Il torrente Clarea nei pressi dell’accampamento

 

La "piscina" dell' Inospit(A)le

La “piscina” dell’ Inospit(A)le

 

Alta Val Clarea, si nota l'antica frana

Alta Val Clarea, si nota l’antica frana

 

Il centro dell'accampamento, con i due fuochi

Il centro dell’accampamento, con i due fuochi

 

La piattaforma sul castagno

La piattaforma sul castagno

 

Dal castagno1

Dal castagno1

 

Dal castagno2

Dal castagno2

 

Legature...

Legature…

 

Il giaciglio1

Il giaciglio1

 

Il giaciglio2

Il giaciglio2

 

Lavoretti di utilità in "punta di coltello"

Lavoretti di utilità in “punta di coltello”

 

 

 

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