Tisanino selvatico a base di bacche e foglie di Rosa canina, bacche di Ginepro, bacche e foglie di Crespino, foglioline di Artemisia maggiore.
portare a bollore l’acqua, aggiungere le foglie di Rosa, Crespino ed Artemisia spezzettate, le bacche di Rosa canina preventivamente forate con la punta del coltello, in modo da far penetrare bene l’acqua ed impedire, al contempo ai peletti ivi contenuti di fuoriuscire, schiacciare alcune bacche di Crespino*, aggiungere le bacche di Ginepro; una volta portato a bollore togliere dal fuoco e far infondere per circa 5/7 minuti.
Filtrare e bere. Io faccio percolare anche alcune bacche di Crespino, che masticate rilasciano un ottimo sapore dolce/asprigno, quasi limonoso, che si sposa bene con la dolce delicatezza della rosa ed il balsamico del Ginepro. L’Artemisia aggiungerà una nota d’Amaro balsamico ed erbaceo molto spiccato, quindi l’utilizzo è facoltativo, ha proprietà digestive e, servisse, aiuta a rimuovere i parassiti intestinali.
*Le Bacche rosse sono ricche di vitamina C, che parzialmente se ne andrà essendo termolabile, comunque stiamo parlando di una tisana corroborante nelle giornate fredde, se volessimo mantenere le caratteristiche curative dovremmo far raffreddare l’acqua qualche minuto ed infondere per una decina le bacche e le foglie sia di Rosa che di Crespino, avremo così un’ottima tisana utile per rafforzare le difese immunitarie e combattere gli stati influenzali.
Per approfondire l’uso di alcune selvatiche in ambito boschivo rimando al piccolo boschivo “Il bosco ti da una mano, piante edibili ed officinali ad uso dei marinai di foresta”.