Attrezzature boschive: Il bastone

Ebbene si, il bastone…pensando alle molteplici recensioni che si trovano in giro riguardo scarponi, tende, coltelli, giacche, e chi più ne ha più ne metta, che tra le altre cose dovrebbero servire a chi si sta avvicinando al mondo della vita all’aria aperta per orientarsi verso oggetti che abbiano una reale utilità in ambito outdoor, ho deciso di recensire proprio questo oggetto che da sempre accompagna i camminatori di ogni latitudine. Precisiamo, non parlerò di bastoncini in lega o similari, ma proprio del buon vecchio bastone.

Tutti credo hanno utilizzato almeno una volta un pezzo di legno per accompagnarsi durante le camminate, ma forse in molti non si sono soffermati a riflettere sulla reale utilità dell’oggetto che stavano tenendo fra le mani, né sul bastone migliore da utilizzare e che non fosse solo un orpello folkloristico da “viandante”.

Ambito di utilizzo.

Un bastone è sempre utile, ma ci sono ambiti nel quale averlo o non averlo può fare la differenza. Nel bosco ad esempio può avere numerosi tipi di utilizzo e la sua utilità aumenta via via che che ci si allontana dalle piste e dai sentieri più battuti. Vediamone qualcuno.

Aiuto nella progressione:

Camminando in un bosco molto ricco di foglie morte, o in un prato con l’erba molto alta il bastone ci aiuterà a valutare il fondo del terreno sul quale stiamo camminando, magari individuando buche scavate da cinghiali, depressioni improvvise o buchi veri e propri nascosti dalla vegetazione, quindi in questo caso servirà come una sorta di “sonda”. In più ci aiuterà, in caso di progressione in bosco di montagna, ad affrontare le asperità del terreno come una sorta di “terza gamba” che in discesa servirà come “puntello” e per dare equilibrio ed in salita come perno sul quale fare forza per risalire il declivio. In più il nostro bastone ci potrà sempre aiutare al fine di valutare l’eventuale solidità di una cengia erbosa o la stabilità di un cumulo di pietre ad esempio, nonché a spostare l’eventuale vegetazione che ci si para davanti. In caso di fronde molto fitte o vegetazione rigogliosa può essere tenuto di traverso davanti al volto per farsi spazio ed evitare di graffiarsi troppo.

Come strumento di sicurezza:

Camminando nei boschi ed in montagna nella stagione calda il pericolo (invero non troppo incombente, ma possibile) di incontrare delle vipere è una possibilità da mettere in conto ed il bastone può aiutare a scongiurare incontri troppo intimi con il citato rettile. Come sappiamo i serpenti spesso si riparano sotto pietre, nei cumuli di legna o negli anfratti di eventuali muretti a secco e possono essere presenti anche nell’erba alta di prati particolarmente esposti al sole. Il bastone servirà per saggiare l’gibilità del luogo dove andremo a passare, sia spostando con delicatezza l’erba, sia battendo suolo e pietre o tronchi cavi facendo si che nel caso in zona ci fosse un serpente questi si allontani senza troppi tormenti.

Come strumento di reperimento cibo:

Il bastone può anche essere utilizzato per reperire eventuali frutti durante il cammino, nel caso questi fossero ad esempio attaccati all’albero. Personalmente lo utilizzo per recuperare qualche pigna o lanciandolo e tentando di colpirla (ma c’è sempre il rischio che il bastone rimanga sull’albero, per quasto al mio è legato un cordino piuttosto lungo che funziona sia da copertura del manico che eventualmente come filo da recupero), oppure se il frutto è più in basso fissando alla sua estremità il coltello per tagliare via la pigna o quello che ho deciso di raccogliere.

Altri utilizzi:

In passato mi è anche capitato di usare il bastone ed il cordino annesso per un fissaggio “al volo” del tarp per creare un riparo magari durante un acquazzone improvviso, soluzione non troppo comoda ma in caso di necessità efficace, o può essere utilizzato anche posto fra due rami per creare un supporto per lo zaino evitando quindi di appoggiarlo al suolo e questo vale anche per il cibo, ovviamente.

Come scegliere il bastone?

Dunque innanzi tutto premetto che non taglio mai i bastoni ma che li scelgo fra i rami o le piante cadute naturalmente.

Come tipo di legno ne preferisco uno a fibra lunga (Castagno, nocciolo, frassino…), quindi resistente, soprattutto se prevedo che il bastone servirà non solo per assistere la camminata ma che sarà soggetto ad un uso eventualmente più gravoso. In quest’ottica è sempre bene appurare che il ramo che sceglieremo non sia eccessivamente tarlato, marcio o fratturato.

Il mio bastone preferito è di castagno, la lunghezza è pari a quella suolo fianco, che per me è più comoda, anche se un bastone leggermente più lungo sarebbe preferibile. Non utilizzo e sconsiglio bastoni “Alla Mosé”, troppo pesanti e alla lunga più un fardello che un oggetto utile.

Lo spessore del bastone da utilizzare andrà poi tarato sulla dimensione della mano dell’utilizzatore; un bastone troppo spesso sarà difficile e stancante da impugnare, mentre uno troppo sottile sarà di difficile utilizzo e non renderà stabile l’impugnatura.

Il mio bastone preferito:

Come da foto ho realizzato un’impugnatura di cordino (circa 10 mt di paracord) molto semplice e facile da sciogliere nel caso ce ne fosse la necessità. Sto anche valutando l’opportunità di applicare una punta metallica all’estremità per l’imitare l’usura e migliorare la presa su alcuni terreni.

Non utilizzo nessun laccetto da polso perché essere vincolati al bastone, in caso questo si incastri o di nostra caduta, può essere molto pericoloso. Meglio perdere il bastone ma essere in grado di liberarsene velocemente in caso di necessità.

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Pro e contro.

Non porto sempre il bastone con me perché non voglio “disabituare” l’equilibrio, oltretutto mi piace avere la totale libertà dei movimenti e delle mani, soprattutto in certi frangenti, però come detto soprattutto in certe stagioni o in certi ambiti è più che utile.

Qualora ci si trovasse ad affrontare un terreno misto, che magari può prevedere anche dei tratti di progressione verticale il bastone potrà essere un impaccio, quindi fra le cose da valutare ci sarà anche quella di poterlo eventualmente ed agevolmente fissare allo zaino (anche se non è proprio una buona idea arrampicare con un punto di impiglio così importante attaccato addosso). Nel caso ci si trovasse in una situazione simile il cordino sarà utile per “tirarsi dietro” il bastone mantenendo le mani libere per la progressione ed avendo al contempo la possibilità di liberarsi dell’oggetto nel caso si ancorasse irreversibilmente da qualche parte.

Per concludere.

Un buon bastone, scelto bene, è decisamente uno dei migliori compagni d’escursione, può essere utile in molteplici frangenti e con il passare del tempo diventerà un bel contenitore di ricordi.

Che dire, recuperatene uno, è utile, non costa nulla e vi durerà una vita! Certo di più di tanti aggeggi supertecnici e…super fragili. Saluti.

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