Il mondo delle erbe selvatiche è indubbiamente affascinante ed addentrarsi nella loro conoscenza modifica radicalmente il modo nel quale approcciamo ogni passo calcato in natura: l’andatura rallenta, lo sguardo si fa più acuto e scrutatore, l’olfatto si mette all’opera.
I nostri boschi ci offrono indubbiamente un ventaglio di risorse incredibile sia per quanto riguarda l’ambito alimentare, officinale e, naturalmente, d’utilità varia donandoci numerosi comporti utili alle nostre attività boschive e non solo.
Fra le meraviglie “utili” -dove per utile intendo quella risorsa sfruttabile a pro nostro, quindi nessun giudizio di valore o gerarchia, costrutti puramente umani- però possono nascondersi dei “sosia” potenzialmente dannosi per la nostra salute ed è importante saper distinguere quindi il “buono” dal “cattivo”.
Qualche tempo fa ho realizzato una piccola scheda nella quale misi in relazione l’Aglio orsino, ottima risorsa alimentare, ed il Mughetto, mortale dai fiori bellissimi mettendone in risalto le caratteristiche e le differenze; continuando su questa strada oggi voglio mostrare le differenze fra la Genziana, che tutti conoscono come radice usata per creare ottimi amari, ed il Veratro, suo “sosia” velenoso. Continua a leggere→