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Disegni: Illustrazione – Notturno.
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Attrezzature boschive: Savotta 339
Sono passati circa due anni da quando ho ricevuto come gradito regalo -e per fortuna, visto il prezzo che di anno in anno sale- il Savotta 339, lo storico modello della casa finlandese che da tempo era l’oggetto dei miei sogni e dopo tanto utilizzo penso di poter proporre le mie impressioni nella maniera più approfondita possibile, mettendo in luce pregi e difetti di questo bellissimo zaino, ma bando alle ciance cominciamo descrivendolo e sciorinando qualche dato tecnico.
Il 339 è uno zaino classico a telaio esterno basato sul primo modello messo in produzione da Savotta nel lontano 1955; questo modello “moderno” differisce dal suo antenato soltanto in qualche particolare, nello specifico i materiali sintetici delle fettucce in luogo della pelle, ed una taschina laterale a cerniera, per il resto ci troviamo innanzi ad una macchina del tempo in piena regola.
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Disegni: un vecchio autoritratto
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Erbe e vegetali di utilità: Fomitopsis betulina, il fungo di Otzi.
Il F.B. detto anche “fungo spugna” è un fungo parassita della Betulla che cresce su piante malate avviate alla marcescenza è piuttosto comune e facilmente riconoscibile. Continua a leggere
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Orientamento: Un punto rialzato…
Ci sono molti modi per orientarsi senza strumenti, uno dei più semplici è quello di tenere d’occhio un punto di riferimento visibile durante la nostra marcia in modo da regolare la nostra posizione in base a questo traguardo, ma se ci trovassimo a transitare in un bosco fitto? La necessità in questo caso sarà quella di trovare un punto rialzato dal quale poter individuare il nostro o i nostri punti di riferimento (meglio sarebbe averne almeno 2) in modo da poter riprendere la nostra direzione.
Qualche giorno fa pur non avendo particolare bisogno -in virtù della morfologia del bosco- di orientarmi altrimenti rispetto all’andamento dei dislivelli, non ho resistito alla tentazione di arrampicarmi su un alto masso sovrastante le cime degli alberi circostanti e, se questo non mi ha dato particolari indicazioni che non conoscessi già sul senso di marcia (il movimento del sole e la citata morfologia del bosco non davano adito ad errori di direzione), mi ha altresì fornito un bel colpo d’occhio sul tappeto delle chiome arboricole e sulla Sacra di San Michele.
Pubblicato in Stiamo accorti, Tecniche boschive
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Gesti antichi
Cielo grigio, unanime, la pioggerella che ticchetta sulle foglie e nell’aria l’odore antico del fumo delle stufe; l’inizio dell’autunno sospende la montagna nel tempo, in un tempo altro fatto di gesti desueti lenti e misurati, che riprendono forma e vigore, mentre la natura tutt’attorno, passo, passo, si prepara al suo lungo riposo invernale.
In casa la legna che crepita nella stufa sembra chiamarmi a quelle attività che la stagione calda aveva spinto in un angolo, ed allora le sgorbie tornano ora a mordere il legno innanzi alla fiamma guizzante che disegna fantasmagorie d’altri tempi, i ceppi si sfinano, si arrotondano, apprendono nuove forme ed usi. Benvenuto autunno, finalmente.
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John Muir: …Non lasciare traccia…
“Siate discreti, non fatevi notare. Il principio fondamentale per garantire la conservazione della natura e la salute di voi stessi consiste nel non lasciare tracce, in modo che chi vorrà seguire i vostri passi possa trarre la stessa gioia dalla scoperta”.
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Sgambata e pranzo
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Dispensa: Dado/insaporitore autoprodotto A.D. 2023
Il 2023 è stato l’anno del dado/insaporitore vegetale, che realizzo circa ogni 2 anni, il procedimento è lungo ma piuttosto semplice, in questo vecchio post del blog il procedimento, gli attrezzi del mestiere e la ricetta completa: https://puckdeiboschi.noblogs.org/dado-vegetale-autoprodotto/
Pubblicato in Il profumo del pasto selvatico
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