Nodi e legature: Paranco doppio

Ci sono molti modi per mettere in tensione un cordino ma se necessitassimo di un tensionamento importante -come ad esempio nel caso che la corda servisse da colmo per un telo- dovremo avvalerci di un sistema che permetta di sviluppare molta forza di trazione, in quest’ottica un paranco potrebbe fare a caso nostro, per la precisione mi riferisco al paranco doppio che è di facile realizzazione e molto performante.

Il paranco doppio può essere utilizzato anche per trascinare o sollevare pesi ma necessitera’ di molta corda, su questo utilizzo ritornerò.

NB: Questo tipo di paranco sviluppa una discreta forza di trazione poiché ridurra’ la forza necessaria per mettere in tensione il sistema ad 1/3, ricordiamoci quindi di utilizzare cordame adeguato a questo tipo di stress.

Vediamo come si realizza.

Poniamo il caso di dover realizzare una “ridge line” che potra’ servire come colmo per un telo, necessiteremo quindi -in primis- di due punti fissi ad esempio due alberi, ad un’adeguata distanza.

Ci sono vari nodi utili per realizzare l’asola, potremo usare un nodo guardafili, un nodo farfalla, un nodo delle guide, ma tutti questi nodi, dopo essere stati sottoposti a forte trazione -e come detto questo paranco sviluppa davvero tanta forza- potrebbero essere difficili da sciogliere, soprattutto se la corda fosse bagnata.

A mio avviso il miglior nodo da asola è il nodo galera, che oltre ad essere facile da sciogliere rendera’ la nostra asola totalmente equalizzabile, cosa non da poco.

Piccola nota su dove posizionare l’asola.

Il posizionamento dell’asola sul dormiente dipende in gran parte dalla dinamicita’ della corda utilizzata, più il cordame sara’ elastico più la nostra asola si allontanera’ dal punto di ancoraggio B; se utilizziamo un classico paracord 550, piuttosto elastico, posizioneremo l’asola a circa 1mt/1,10mt da B.

Cominciamo quindi realizzando il nodo galera (per la sua realizzazione vedere qui) sul dormiente (ovvero la ridge line vera e propria).

ecco la nostra asola equalizzabile

Una volta realizzata ed equalizzata l’asola provvederemo a passare il corrente all’interno della stessa, ora potremo gia’ tensionare ma dovremo sempre tenere sotto controllo il nodo per evitare che si allenti, cosa piuttosto scomoda e faticosa

per supplire a questo inconveniente passeremo il corrente nell’asola una seconda volta…

…realizzando così una sorta di autobloccante, ora tensionare sara’ più comodo ed agevole

A questo punto dovremo chiudere il nostro sistema per evitare che la legatura ceda e si allenti infatti l’autobloccante così realizzato, se sollecitato nella giusta direzione, mollera’ immediatamente, io chiudo a legatura realizzando qualche spirale attorno all’asola, nei pressi dell’autobloccante, per poi chiudere con un nodo a catenella ganciato, così il nostro sistema sara’ sicuro e facilissimo da sciogliere infatti bastera’ tirare il corrente e la catenella si sciogliera’, sfileremo poi dall’asola il cordino per poi sciogliere la stessa semplicemente tirando decisamente in opposizione corrente e dormiente.

Il sistema chiuso

Per ulteriore chiarezza ho realizzato un breve (e come mio solito pessimo) video sulle fasi realizzative.

https://youtu.be/qpXP43dkAUo

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