Dopo tanto tempo torniamo a parlare di piante eduli e di utilità che possiamo incontrare durante le nostre peregrinazioni boschive; Nello specifico prenderemo in esame una piccola pianticella generalmente riconosciuta come ottimo comporto per le nostre insalate selvatiche ma che nasconde anche qualche piccolo segreto che potrà aiutarci nella determinazione di eventuali incomodi che potrebbero verificarsi durante la nostra permanenza in ambiente, o lenirne altri.
L’Acetosella, detta anche Acetosella dei boschi (Oxalis acetosella) è una piccola pianticella che molti sovente scambiano per un trifoglio ma che da questo differisce in molti aspetti.
La pianta raggiunge pochi centimetri di altezza e cresce generalmente in folte e graziose colonie, i suoi fiori sono bianchi venati di viola o lievemente rosati, le foglie hanno una caratteristica forma a cuore e sono lievemente pelose.
La nostra ha una crescita precoce e la possiamo trovare nei boschi ma anche sui sentieri già da inizio primavera in zone ombreggiate e generalmente su pendii esposti a nord, dalla pianura sino a circa 2000 m il che la pone di diritto fra i nostri compagni di marcia più assidui.
Questa pianta ha proprietà rinfrescanti, astringenti, depurative e per uso esterno è antinfiammatoria e decongestionante.
E’ considerata anche pianta antiscorbutica per il suo contenuto di vitamina C.
Da usarsi con parsimonia poiché contenete acido ossalico che, se assunto in dosi eccessive, o in presenza di insufficienze renali, ad esempio, potrebbe concorrere all’insorgenza di gravi patologie.
Nel piatto:
L’acetosella ha un sapore aspro e leggermente salato, il che la rende un ottimo comporto all’interno delle nostre insalate alle quali donerà una certa verve oltre che un apporto di sali e vitamina C.
Utilità:
Ma la nostra simpatica pianticella però ha anche delle particolari abitudini che possono essere utili, se interpretate correttamente, durante le nostre avventure boschive imperocché le sue foglie ed i suoi fiori tendono a chiudersi sia in presenza di gran caldo, ma anche -e questo ci interessa- in caso di piogge in arrivo, quindi potremo utilizzare questa caratteristica, affiancata ad altri elementi di osservazione ambientale al fine di anticipare eventuali acquazzoni e non farsi trovare quindi impreparati/e.
Storicamente le foglioline cotte venivano applicate su punture di insetti per lenire il prurito, ma anche sulle scottature e le dermatiti, altra funzione assai utile in ambiente.