Erbe edibili/di utilità: la Borraggine

La Borraggine (Borrago officinalis) è una pianta spontanea piuttosto diffusa e si trova generalmente nei terreni incolti o al limite dei terreni coltivati, ama il sole e cresce su quasi ogni tipo di terreno, il che fa sì che possa essere reperita un po ovunque sul territorio.
Il suo aspetto varia leggermente nei vari periodi di germogliazione della pianta, se da giovane e prima della fioritura crescerà piuttosto adesa al terreno, con il tempo tenderà ad elevarsi fino a diventare, con la fioritura, un piccolo cespuglio che può arrivare a 30/60 cm di altezza.
Tutta la pianta è coperta di piccole spine pungenti e quindi sarà buon costume utilizzare dei guanti per la raccolta. Le foglie sono di un verde vivo, quelle basali sono larghe e leggermente dentellate, abbastanza carnose se giovani, fortemente venate, quelle del fusto sono più oblunghe, quasi a forma di punta di lancia.
La potremo trovare, nelle sue varie fasi, da primavera fino ai primi freddi.
Le foglie giovani si consumano cotte (anche per eliminare un minimo un principio epatotossico che questa pianta contiene, ma non c’è da preoccuparsi, basta non abusarne) e proprio la cottura eliminerà i peletti pungenti, generalmente la preparo in padella magari assieme ad un po di aglio e se ne ho di peperoncino, il sapore mi ricorda quello delle cime di rapa, tanto che spesso quando faccio pane e focacce la uso come condimento per queste ultime.
I fiori, elegantissimi di colore blu/violaceo, si possono mangiare in insalata.
La tisana è un buon depurativo/drenante.

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