Ebbene eccoci qui con una nuova ricetta, nella variante della mia città…sto parlando della farinata di cavolo nero, piatto povero tipico della tradizione toscana.
Di cosa abbiamo bisogno?
-di cavolo nero, ovviamente, io ho usato quello dell’orto;
-cipolla;
-aglio;
-fagioli cannellini;
-farina di mais;
-sale;
-pepe;
-olio EVO.
Come procedo?
Armiamoci di pazienza intanto, la preparazione è piuttosto lunga e meglio sarebbe di disporre d’una stufa economica a legna così da poter lasciare la farinata a cuocere a fuoco lento per tutto il tempo necessario.
Lessiamo i fagioli e tagliamo il cavolo nero in maniera grossolana eliminando però la costola; in seguito prepareremo un soffritto con un paio di spicchi d’aglio belli grossi ed abbondante cipolla -io ho usato quella rossa- oltre che ovviamente l’olio EVO.
Appena i fagioli saranno belli morbidi avviaremo il soffritto e quando la cipolla sarà appassita aggiungeremo i cannellini belli morbidi ed una parte dell’acqua di cottura. Quando riterremo abbastanza insaporiti i fagioli aggiungeremo del sale e successivamente passeremo grossolanamente il tutto con il minipimer (in alternativa possiamo passarli con lo schiacciapatate). Dopo aver fatto insaporire ulteriormente i cannellini passati toglieremo dal fuoco e cominceremo ad aggiungere la farina di mais mescolando energicamente in modo da evitare il formarsi di grumi. La consistenza dovrà essere quella di una pappa. A questo punto aggiungeremo il cavolo nero (io l’ho messo a crudo, alcuni lo sbollentano un minimo per ammorbidirlo) e faremo cuocere almeno 50 minuti, io ho fatto cuocere un’ora. Durante la cottura il composto andra mescolato spesso e con energia per evitare che la farina di mais si attacchi troppo e bruci rovinando il sapore della farinata. Una volta pronta serviremo ben calda condendo con abbondante pepe ed un “C” di olio a crudo. Personalmente faccio uno strappo alla tradizione aggiungendo del peperoncino, che adoro…Buona goduria!