Un pessimo articolo della Nazione di Siena ci informa che un “povero” cacciatore è stato accerchiato da un branco di 15 lupi. Il nostro sarebbe stato “salvato” dopo 2 ore passate sul tetto di un capanno.
L’articolo decisamente fazioso ci ricorda come sia pericoloso praticare i boschi e di quanto siano pericolosi i lupi sia per luomo che per le greggi…e qui sta il punto. Da qualche anno ormai, con il ritorno dei lupi nei nostri boschi, si è intentata una campagna massiccia -da parte soprattutto degli allevatori- contro di essi, “rei” di attacchi sempre più frequenti ai capi di bestiame; dal canto loro i cacciatori non se lo sono fatto dire due volte e la loro fame di sangue e l’ossessione per la doppietta li ha portati a schierarsi “fieramente” a fianco degli allevatori proponendo abbattimenti “mirati” e amenità simili.
L’articolo della Nazione e ancor più uno apparso sul blog “ruralpini” sono evidenti spot pro abbattimenti agitando lo spettro dei possibili attacchi agli uomini, nello specifico sul blog citato l’articolo sa molto di razzismo specista, tanto da utilizzare gli stessi argomenti ridicoli e populisti che vengono utilizzati dai razzisti di ogni fatta ai ROM (leggetevi l’articolo, che non linko per decenza). Poco importa che i lupi non attacchino l’uomo, quello di Siena è comunque un caso più unico che raro, in Italia l’ultimo caso è datato ai primi dell’800, mentre in Francia ai primi del 900. Ridicola poi la sottolineatura di come il cacciatore fosse senza fucile, quasi a donargli un’aureola di bontà che generalmente è difficile accostare alla sua figura.
Prendendo per buona e veritiera la notizia non ci stupisce che l’ennesima velata accusa al selvaggio, a tutto guadagno della lobby fremente della doppietta, arrivi proprio dalla Toscana, regione nella quale le associazioni venatorie sono da sempre una potenza politica discreta, tanto da muovere una notevole mole di voti che fa gola ovviamente a molti.
Dal canto nostro invece un memento, la natura non è addomesticabile e i lupi avranno sempre al proprio fianco folletti sempre pronti a lottare con loro per la liberazione del selvaggio, si tratti di battersi contro il cemento o le doppiette.