Comunicato di solidarietà contro sgomberi e repressione a Milano
riceviamo e diffondiamo:
SGOMBERI, REPRESSIONE E ARRESTI A MILANO: ECCO A VOI LA BUONA FACCIA DELL’EXPO
A Milano da novembre è partita una dura campagna repressiva contro chi decide di occupare una casa, liberare spazi e fare iniziative che si basano sulla solidarietà, la contro-informazione e l’antiautoritarismo senza chiedere il permesso a nessuno.
Maroni, presidente della regione Lombarda, dichiara guerra alle occupazioni e annuncia di voler sgomberare più di 200 case occupate.
Tutto questo non può che aprire un’inverno molto caldo di resistenza.
Il 10 novembre, durante una riunione nella sede del Pd tra i rappresentanti del Sunia-Cgil (sindacato degli inquilini delle case popolari) e i residenti degli alloggi Aler (azienda di edilizia residenziale che si occupa della gestione degli alloggi popolari), 20 persone fanno irruzione nella sede accendendo fumogeni e srotolando uno striscione con scritto “BASTA SGOMBERI – NOTAV”.
La mattina del 13 novembre due camionette di celere, sbirri in borghese, funzionari ALER con tanto di furgoni per traslochi si presentano per sgomberare due appartamenti occupati. In risposta i solidali provano ad impedire gli sgomberi cercando di sfondare il cordone di celerini davanti al portone degli occupanti. Dopo essersi presi immondizia, uova e oggetti vari gli sbirri riescono a riprendere il controllo del porticato e sgomberare gli appartamenti.
Dopo qualche giorno i Ros perquisiscono la casa di 3 compagni/e in conseguenza all’irruzione nella sede del PD avvenuta qualche giorno prima: due di essi vengono denunciati. Quasi contemporaneamente in un’altra zona di Milano, via Vespri Siciliani al Giambellino, una parte del quartiere risponde a un’operazione di sgombero difendendosi dalla polizia con lanci di oggetti e organizzando un corteo per le strade del quartiere.
Un ragazzo viene arrestato.
Purtroppo non finisce qui: nella giornata di martedì gli sbirri, per esguire gli ordini ricevuti da REGIONE, COMUNE, ALER e PD, alle 6:30 si presentano alla casa occupata CORVACCIO e al ROSA NERA, uno spazio dove vengono fatte iniziative di contro-informazione e concerti in solidarietà ai detenuti.
Alcuni compagni riescono a salire sul tetto, gli altri occupanti vengono portati in questura.
La gente del quartiere scende in strada per cercare di rallentare le operazioni di sgombero: seguono scontri con la polizia, vengono lanciati lacrimogeni e arrestate altre 3 persone ma nonostante tutto i solidali resistono e viene indetto un presidio in zona.
Durante le cariche i manifestanti vengono picchiati e una donna incinta di 7 mesi viene buttata a terra e manganellata.
Nel pomeriggio gli occupanti decidono di scendere dal tetto per unirsi ai manifestanti al presidio.
In serata il presidio si trasforma in corteo che dalle strade del quartiere tenta di raggiungere il carcere di San Vittore per salutare i compagni detenuti ma, sbarrata la strada dalla celere, i manifestanti decidono di passare per i navigli urlando cori e lasciando scritte in solidarietà agli arrestati.
Mercoledi mattina i 3 arrestati vengono rilasciati e insieme ad altre 4 persone denunciati per resistenza a pubblico ufficiale.
Tutti sappiamo che questa operazione repressiva viene messa in atto a pochi mesi dall’inizio dell’expo, la vetrinetta rileccata che Milano si appresta a diventare non può che ritenere scomode persone che portano avanti lotte o che decidono di occupare per dare una soluzione all’emergenza abitativa e non esita ad arrestare, reprimere e sgomberare.
L’expo sta distruggendo un’altro pezzo di Milano, che diventa sempre più una città accessibile solo ai ricchi e ai padroni e chiusa ai poveri, agl’immigrati o semplicemente a chi non ha casa.
Solidarietà con le/i compagne/i e con tutte quelle persone che decidono di prendersi una casa uscendo dagli schemi legali imposti dallo stato.
Ad ogni sgombero una barricata e 10, 100, 1000 occupazioni!
Torino Squatters