da http://senzaritorno.noblogs.org
Il 2015 della campagna Senza Ritorno è cominciato con il lancio di un fine settimana di protesta nazionale tra il 16 ed il 18 di Gennaio. Venerdi 16 si è scelto come giornata contro DHL, mentre Domenica 18 ha visto le energie concentrarsi contro Air France KLM.
Principalmente due le zone coinvolte: Milano e Firenze.
Milano
Venerdì 16 gennaio una decina di persone ha preso parte ad un presidio davanti agli uffici di DHL a Rozzano (MI). Per circa due ore, con cori, tamburi e discorsi al megafono, abbiamo fatto sapere ai dirigenti di DHL che fino a quando non prenderanno le distanze dall’industria della vivisezione le proteste continueranno anche in Italia. Visto che il presidio si è svolto durante la pausa pranzo, abbiamo potuto volantinare a molti dipendenti di DHL. Come sempre, il dipendente presente alla reception di questa sede di DHL si è dimostrato visibilmente scocciato dalla nostra presenza e amichevole e collaborativo con digos e polizia. Fare affari con Abx Air e chi trasporta per la vivisezione significa avere a che fare con una campagna internazionale di proteste, azioni e boicottaggio, mettitelo bene in testa DHL!
Il pomeriggio di Domenica 18 Gennaio ha visto la partecipazione di circa 30 persone in un determinato presidio di protesta presso l’aeroporto di Milano Linate. È stimolante vedere che nuove persone iniziano ad interessarsi alla campagna ed a prendere parte alle proteste. Come d’ abitudine la presenza presso un aeroporto trafficato come quello di Linate consente di porre l’accento anche su altre questioni, menzionando le numerose altre pratiche ingiustificabili delle quali Air France KLM si rende direttamente responsabile ogni giorno come la deportazione di persone migranti contro la loro volontà, o la devastazione ambientale causata dall’industria del turismo. Molte persone di passaggio hanno espresso solidarietà al presidio, probabilmente ormai consapevoli di cosa significhi la parola ‘vivisezione‘, una parola ormai associata direttamente e costantemente con la compagnia aerea di bandiera francese. Altre hanno invece voluto precisare quanto discorsi al megafono e slogan stessero turbando la quiete all’interno dell’aeroporto rieccheggiando nella hall- a loro ribadiamo che questo è proprio ciò che intendiamo ottenere con iniziative di questo tipo: turbare la quiete di chi lucra sulla sofferenza e ritiene di poter continuare impunemente a fare affari sulla pelle degli animali nel silenzio e nell’indifferenza.
Firenze
Durante la giornata di venerdì 16 gennaio circa dieci persone hanno partecipato ad un presidio davanti agli uffici DHL di Sesto Fiorentino (FI).
Dalle 14 alle 17, attraverso slogan, cori e musica, abbiamo ribadito ai dirigenti di DHL che se ABX Air non avesse cessato il trasporto di animali verso i laboratori di vivisezione le nostre proteste sarebbero continuate ad oltranza. Abbiamo distribuito alcuni volantini ai dipendenti che si sono affacciati incuriositi. Uno di essi ci ha informato che avrebbe affisso il flyer all’interno della bacheca sindacale. Il dipendente presente alla reception, invece, ha voluto fare il tosto e ci ha intimato di spostare la nostra auto al di fuori del parcheggio interno nonostante fosse praticamente vuoto.
Domenica 18 gennaio abbiamo organizzato, invece, un presidio di sette ore davanti all’aeroporto “Amerigo Vespucci” di Firenze. Dalle 10 alle 17 abbiamo scandito slogan, distribuito volantini e riprodotto musica. Questa volta abbiamo anche allestito due gabbie all’interno delle quali due attivist* hanno simulato la condizione degli animali all’interno dei laboratori di vivisezione. Alla protesta hanno partecipato circa 30 persone. Abbiamo colto l’occasione anche per denunciare la pratica della deportazione dei migranti da parte di Air France – KLM e per ribadire la nostra solidarietà ai/alle prigionier* per la liberazione animale, umana e della terra.
Molte persone si sono dimostrate solidali con le nostre proteste, altre invece hanno mostrato indifferenza se non addirittura ostilità, forse perché portatori di interessi legati all’industria della vivisezione (non è infrequente imbattersi in ricercatori legati all’industria farmaceutica ad esempio).
Ogni protesta vede la presenza di nuov* attivist* che si alternano e si aggiungono alle precedenti e questo ci fa ben sperare per il futuro della campagna!