Con la primavera praticamente arrivata il bosco si risveglia e anche gli animali umani e non umani rinvigoriti dal primo sole vero riprendono il discorso sopito durante la stagione fredda; ieri dovevo raccogliere la linfa di betulla, ma arrivato alle piante mi sono accorto di aver perso il beccuccio di drenaggio (ritrovato poi davanti all’ingresso dell’orto mentre rientravo…) e sono quindi tornato stamane facendo attenzione a non lasciare nulla lungo la via; arrivato all’area di raccolta la sorpresa, nella notte una betulla è caduta, probabilmente a causa dei parassiti dei quali si intravedono i buchi qua e là nel tronco, ma il legno è piuttosto buono, basta scegliere la porzione giusta.
Per prima cosa allestisco la raccolta della linfa poi puntatina a casa per sbrigare altre faccende visto che la linfa scende a gocce e a riempire la bottiglia ci metterà un po.
Tornato dopo pranzo mentre la raccolta è a buon punto e dopo aver attaccato l’amaca decido di recuperare una porzione di tronco dell’albero caduto da lavorare a casa e un ramo da intagliare subito nell’attesa che la bottiglia si riempia; non avendoci pensato prima non ho né scure né sega ma ho una roncola spuntata che a suo tempo trasformai in una sorta di parang, risultato due belle porzioni di tronco nello zaino
e un cucchiaio abbozzato nell’attesa della linfa.
Terminata la raccolta via verso casa,
il cucchiaio sta bollendo in acqua e sale e la linfa è già stata trattata…