Blocchi alla raffineria di petrolio Suncore a Montreal, Quebec

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Il 7 ottobre, presto, quattro donne hanno bloccato la raffineria SUNCOR di Montreal con un treppiede e  tecniche di agganciamento . Questo è stato fatto per protestare contro l’inversione della Linea 9B dell’oleodotto di Enbridge, che porterà petrolio derivante da sabbie bituminose da Alberta attraverso Montreal per l’esportazione.

 

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Walter Bonatti, uno speciale su uno dei miti dell’alpinismo e non solo…

Di seguito la puntata che Sfide, il programma di RAI3 ha dedicato ad uno degli alpinisti più forti ed influenti di tutti i tempi, Walter Bonatti.

Ma Bonatti non è stato solo uno dei maggiori interpreti (forse il più grande) della conquista dell’inutile, dopo l’abbandono dell’alpinismo d’alta difficoltà è stato esploratore, scrittore…

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Il silenzio non è d’oro, iniziativa contro le miniere d’oro in Calcidica

calcidicanewebSabato 11 ottobre 2014 dalle h 18 presso lo spazio sociale Nido di Vespe al Quadraro (Roma) si terrà un’iniziativa contro le miniere d’oro in Calcidica, con proiezione video, dibattito, cena greca e non solo.

A fianco della popolazione della Calcidica, contro le devastazioni dei territori, in Italia, in Grecia, nel mondo.

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Si vede più chiaramente al buio – Chiudere le centrali nucleari staccare la spina al capitalismo e allo Stato

da finimondo.org nuke

Almeno due cose si possono dedurre dall’atto di sabotaggio di una turbina elettrica nella centrale nucleare di Doel nell’agosto 2014*. Due cose importanti, che tuttavia non abbiamo letto da nessuna parte.
Primo. Anche se il nucleare genera una contaminazione duratura e difficilmente risolvibile, è comunque possibile fermare la produzione energetica di queste centrali di morte. La lotta contro il nucleare non significa solo che quest’ultimo è all’origine di catastrofi e di radiazioni permanenti, dell’avvelenamento per lungo tempo dell’ambiente, ma anche che la stessa esistenza del nucleare ipoteca ogni prospettiva di libertà e di auto-organizzazione, perché il suo mantenimento e la sua gestione implicano necessariamente una struttura autoritaria e verticista, una struttura militarizzata.
Secondo. Che il sistema economico e statale vigente è del tutto dipendente dal flusso continuo di elettricità, pena la paralisi. Fabbriche, commissariati, ministeri, trasporti, amministrazioni: tutte le strutture fondamentali dell’oppressione statale e dello sfruttamento capitalista hanno in comune la loro dipendenza dall’energia. E quando le cose sono ferme, qualcos’altro può finalmente cominciare a muoversi.
Contro il nucleare
A partire dalla costruzione delle prime centrali, gli amministratori dell’esistente sfruttano la paura delle imprevedibili conseguenze di una catastrofe nucleare. Quelli che abitano attorno a queste centrali (e in Europa, in realtà sono tutti quanti) dipendono dai suoi costruttori per proteggersi contro lo scatenamento di una simile catastrofe tecnologica. In effetti, di fronte a ciò, di fronte alle radiazioni, di fronte alle «fughe», sono ancora gli stessi nucleocrati che hanno reso la catastrofe possibile a precipitarsi per «gestire» la situazione: con piani di evacuazione, presunte decontaminazioni, trattamento della centrale ferma… Questi specialisti e la loro struttura di comando fortemente gerarchizzata diventano così indispensabili. Inoltre, ogni centrale nucleare produce anche tonnellate di scorie radioattive che questi specialisti seppelliscono tranquillamente sotto terra sperando che tutto andrà bene. La loro radioattività è ormai dappertutto (a causa delle scorie, delle radiazioni, delle «piccole» fonti come i laboratori, gli ospedali, le fabbriche, le bombe d’uranio impoverito…), causando leucemie e cancri, modificando le strutture genetiche delle piante e degli esseri viventi, contaminando il pianeta in modo irreversibile.

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Corteo No EXPO sabato 11 ottobre 2014 h 15.00 a Milano

LIBERATI DA EXPO! stencil_5bis-249x300

CORTEO NOEXPO
Sabato 11 ottobre 2014 h 15.00 a Milano

Sabato 11 ottobre, a Milano, sfilerà un corteo organizzato dalla rete Attitudine NoExpo come momento di protesta nei confronti del grande evento milanese.
Alcune individualità antispeciste, antirazziste e antifasciste hanno deciso di parteciparvi esplicitando in uno spezzone del corteo la loro posizione nei confronti di ciò che Expo rappresenta: un pericoloso strumento neoliberista che ambisce a generare profitti e instaurare modelli di governance sulla pelle di uomini, di animali e del pianeta.

Si invitano pertanto a partecipare tutti gli antispecisti e tutte le antispeciste che, fatto proprio il collegamento tra la lotta di liberazione animale con le altre lotte di liberazione umana e della Terra, hanno deciso di:

  • Non credere al capitalismo che, coinvolgendo onlus e reti di volontariato e parlando di “risorse”, si definisce sostenibile per cercare consenso e legittimità.
  • Rifiutare il claim di Expo “Nutrire il pianeta” perché basato su schiavitù, sofferenza e morte e denunciare la retorica del “benessere animale” di partner quali Coop, Slow Food e Eataly.

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accendere il fuoco: la corteccia di betulla

disegno btullaDurante le escursioni, soprattutto quelle di più giorni, sarà sicuramente necessario accendere un fuoco; per fare ciò dovremo avere, oltre alla legna ovviamente, un’esca da utilizzare come starter per la fiamma. Generalmente sarà una buona idea partire già attrezzati, magari portando con sé dei cotoncini imbevuti di olio di vasellina, ma nel caso non avessimo con noi nessun tipo di innesco dovremo arrangiarci con quel che si trova nel bosco, che in realtà offre molti ottimi combustibili adatti all’uopo a preparare un’ottima esca. Continua a leggere

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Inghilterra: laboratorio Green della Glaxo in fiamme

Da Resistenze al nanomondo 1

Nuovo laboratorio della GlaxoSmithkline da 16 milioni di sterline completamente distrutto. Nottingham, 14 settembre I vigili del fuoco confermano che il fuoco continuerà a covare per altre 24 ore al laboratorio di chimica dell’Università di Nottingham. Questo edificio sarebbe entrato in funzione all’inizio del 2015 ed era stato finanziato con 12 milioni di sterline dalla multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline. Verso le 20 e 30 degli abitanti della zona hanno visto le fiamme ed hanno dato l’allarme. Il laboratorio per la chimica sostenibile “carbon neutral” era progettato per ammortizzare il dispendio di energia della sua costruzione nell’arco di 25 anni raggiungendo cosi’ lo status di neutrale [emissioni zero]. Era il fiore all’occhiello dell’Università di Nottingham, la concretizzazione dell’impegno alla sostenibilità in tutte le sue forme da parte di questa istituzione, particolarmente nel campo della chimica verde.

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Blocco nella Foresta di Hambach “brutalmente attaccato”

Noname-300x224da Machorka

Oggi, il 1 ° ottobre 2014, le manifestazioni contro la liquidazione in corso della Foresta di Hambach sono continuate alle porte della più grande miniera a cielo aperto d’Europa.

Alle 09:25 tre bulldozer, una draga a catena e un camion erano impegnati alle porte della miniera a cielo aperto di Hambach.
I lavoratori della RWE (ndt: Rheinisch-Westfälisches Elektrizitätswerk, la seconda azienda elettrica tedesca) e la sicurezza assunta hanno reagito violentemente. Hanno attaccato i manifestanti con tubi di metallo. Le escavatrici, che erano state occupate da persone che si sono sedute su di esse, continuavano a muoversi, trascurando il fatto che questo è stato un grave fatto per la vita degli attivisti.

A causa della violenza eseguita dai salariati di RWE, gli attivisti sono stati spostati dal territorio già dopo 15 minuti. Le persone si sono ritirate per evitare ulteriori escalation violente.

La distruzione pianificata di una foresta è più importante della salute degli esseri umani?

Per ulteriori informazioni su eventi e immagini di oggi seguiranno presto!

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Abbasso la civiltà!

da finimondo.org technology-rapes-nature-graficanera-NO-COPYRIGHT

Abbasso la civiltà!

Agricola (Enrico Arrigoni)
Dicono: l’umanità progredisce, continue nuove conquiste ne affermano l’ascesa verso migliori destini; incatena il fulmine, argina l’acqua, domina l’aria, tutti gli elementi le ubbidiscono, a sua maggiore soddisfazione. E realmente, la civiltà meccanica fa meraviglie. Che sono le piramidi, il Colosseo, la Sfinge, di fronte ai colossali lavori del XX secolo? Ma progredendo la meccanica, progredisce anche la meccanizzazione dell’individuo.
Se civiltà significa il sacrificio dell’individualità di fronte all’insieme, l’automatismo umano a beneficio dell’astratto che è la società — che oggi vorrebbe identificarsi con l’umanità — l’annullamento dell’iniziativa e della volontà individuali per l’ubbidienza e la disciplina che tutto regolarizzano per i colossali successi della società, io grido abbasso la civiltà! come ho gridato abbasso la società!
Sono eresie anche queste, ma la civiltà non ha altro significato. E il sacrificio dell’individuo per il trionfo della civiltà contravviene alla natura.
In natura le classificazioni, i generi, le specie, le razze, le famiglie sono astratti che non contano, o contano soltanto per comodità degli studiosi. Ciò che vale nella realtà è l’individuo. Dall’individuo sono partite le mosse per la grande varietà di generi, specie, razze; almeno secondo il concetto unitario delle formazioni naturali. Lo scienziato non esperimenta che sul particolare, per risalire con le statistiche alle generalità, che saranno sintesi superbe di deduzioni acute e faticose ed apriranno il varco a larghe e ardite induzioni, a nuovi ritrovati che allargheranno nuovi problemi e nuove vie, ma la realtà su cui le sue investigazioni si fondano sarà sempre il particolare, l’individuo.

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Contrastare la totalità del dominio

Plaki_def_DFI.inddDa diversi anni il progresso tecnologico cresce fortemente, apportando nuove nocività quali il nucleare, le nanotecnologie e gli organismi geneticamente modificati. Questi minacciano nell‘immediato la vita sulla terra in diversi modi: attraverso lo sfruttamento delle “materie prime”, lo stoccaggio di enorme materiale radioattivo, la contaminazione irreversibile con nanotecnologie e la manipolazione genetica. Tutte le tecnologie condividono il potenziale di espansione del controllo sul vivente fino a raggiungere una dominazione totale della civiltà e delle sue innumerevoli strutture di potere che alienano quotidianamente le nostre relazioni.

La rivoluzione industriale porta ad un innalzamento della specializzazione e della centralizzazione. La tecnologia genetica rappresenta un nuovo salto qualitativo nello sviluppo del controllo sull‘agricoltura. I brevetti sulle sementi di qualche grande multinazionale spingono l‘agricoltura verso una dipendenza assoluta. Con la distruzione della biodiversità, ogni possibilità di un approvigionamento autonomo è reso impossible, impedendo fondamentalmente una prospettiva verso delle comunità libere e decentralizzate. Non sono solo le multinazionali e gli Stati che ne portano la responsabilità, ma pure tutti coloro che credono alle loro menzogne e sostengono il loro sviluppo.

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