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Il 22 gennaio 2016 sarà il primo Giorno annuale di Azione per x prigionierx trans: una giornata internazionale di azione in solidarietà con x prigionierx trans. Questo progetto è stato immaginato in primo luogo da Marius Mason, prigioniero anarchico trans in Texas, Stati Uniti d’America. Da allora, attraverso i suoi amici e sostenitori, un collettivo internazionale di persone sia all’interno che fuori delle carceri si è riunito per rendere questo giorno una realtà. Un elenco preliminare dei detenuti trans può essere trovato qui.
Clicca qui per la versione pdf della locandina
“Come queers, conosciamo il terrore di controllo, disgusto e isolamento; a noi tuttx è stata negata la possibilità di vivere nel modo che vogliamo dalla società per almeno una parte della nostra vita. Per le persone trans e gay in carcere, questi problemi sono raddoppiati dai vincoli fisici ed emotivi di una gabbia letterale. Per decenni, per primi x attivistx queer hanno mostrato solidarietà attiva e di sostegno per i loro fratelli e sorelle imprigionatx – hanno scritto lettere, fatto marce e non hanno solo chiesto di essere trattatx con rispetto e dignità, ma il loro rilascio totale e incondizionata. Prigionierx Gay e trans organizzati tra loro e con il mondo esterno. “- Call-out da Marius e amici
traduzione di Puck dei Boschi da https://en-contrainfo.espiv.net
Fonte Contrainfo
Nella notte del 31 Dicembre abbiamo portato avanti 3 azioni di incendio e sabotaggio contro la miniera a cielo aperto di lignite gestita da RWE nella Foresta di Hambach.
Abbiamo posizionato delle bande chiodate fatte in casa sulla strada usata dalla sicurezza della miniera per infastidirli e distrarli mentre appiccavamo il fuoco a varie matasse di cavi ed alcune centraline lungo il percorso delle rotaie del treno usato per trasportare il carbone marrone dalla miniera alla vicina centrale elettrica, fermando i treni per qualche tempo.
Poi abbiamo incendiato un’antenna per le comunicazioni sul limitare della miniera ed abbiamo assistito da lontano mentre l’intera struttura andava a fuoco e continuava a bruciare per oltre un’ora.
E infine dopo mezzanotte abbiamo attaccato ancora, mettendo altre bande chiodate sulla strada della sicurezza più vicina al loro complesso. Poi abbiamo incendiato una barricata di copertoni e ciocchi di legno per attirare la sicurezza nella trappola prima di ritirarci ancora nella foresta al suono dei fuochi d’artificio.
Con l’utilizzo di bande chiodate fatte in casa (tavole di legno con grossi chiodi) mandiamo un abbraccio ribelle e caloroso alla compagna anarchica imprigionata Emma Sheppard nell’anniversario del suo arresto.
Abbiamo portato questi attacchi in solidarietà con la resistenza all’espansione della miniera all’interno della Foresta di Hambach.
Forza e coraggio a tutti i combattenti anarchici, dentro e fuori.
Felice Dicembre Nero
– Alcuni Anarchici
È uscito il secondo numero di SELVA, raccolta di testi e comunicati dalla guerra contro tecnologia, progresso e civilizzazione in Messico.
Indice di questo numero:
– Quarto comunicato delle Individualità Tendenti al Selvaggio
– Commento delle Edizioni Selva
Per contatti: edizioniselva@riseup.net
Nel luogo dove si trova la facoltà diagronomia, c’è una fattoria sperimentale che detiene capre, maiali e conigli. Questi vengono usati per la vendita, utilizzando i sistemi riproduttivi degli animali come un business, manipolando certi maschi e femmine per anni come macchine da riproduzione. I cuccioli sono venduti sia vivi che già uccisi per il consumo, a sua volta questo spazio funziona come luogo di sperimentazione per gli studenti dell’università, dove fanno pratica per poter in futuro sfruttare nel modo più proficuo e confortevole gli animali. Sperimentano farmaci su di essi, li ingrassano, e praticano anche “fistole” alle capre, che consiste nel praticare fori
permanenti nello stomaco dove le guardie possono introdurre le mani nello stomaco degli animali.
Questi animali soffrono di imprigionamento totale, in balia degli esseri ripugnanti che ne fanno uso di loro come un oggetto da usare, sfruttare (o mangiare) e rimpiazzare. Continua a leggere
GIORNATA SU LIBERAZIONE ANIMALE E DELLA TERRA
Benefit per Sven e Natasha, attivistx per la liberazione animale che rischiano fino a 14 anni di carcere per aver preso parte alla campagna per chiudere Huntingdon Life Sciences, uno dei laboratori di vivisezione più grossi d’Europa.. Maggiori info su : http://www.freesvenandnatasha.org/
15:00 Dibattito su anticivilizzazione, capitalismo verde e tecnologia.
L’impatto devastante delle attività umane sugli ecosistemi é sotto i nostri occhi e ormai innegabile. Da più parti si levano critiche e proposte di soluzioni palliative che non vanno alla radice del problema. Questa discussione, partendo da un punto di vista ecologista radicale, vorrebbe essere uno spunto di riflessione per ragionare sui concetti di capitalismo verde, tecnologia, antropocentrismo e civilizzazione.
17:30 La campagna Shac : riflessioni sull’approccio radicale alla lotta contro la vivisezione e la sua storia.
La Campagna Stop Huntingdon Animal Cruelty ha rappresentato l’apice raggiunto nel corso della storia recente dalla lotta contro la
sperimentazione animale. Attraverso tattiche innovative ed un approccio
apertamente radicale ha saputo raggiungere risultati sino a quel momento
impensabili. La presentazione tenterà di ripercorrere alcune tappe importanti
della storia della lotta contro la vivisezione, arrivando a riflettere
sulla nascita di SHAC, la sua evoluzione e la dura repressione che ha
colpito le persone che ne sono state parte attiva.
19.00
Aggiornamento sul processo in Italia a Billy, Silvia e Costa, già detenutx in svizzera per un tentativo di attacco ad un centro di ricerca sulle nanotecnologie di IBM e Politecnico federale di Zurigo.
20.00 Pizzoccherata vegan.
21.30 inizio concerti con :
Kalashnikov (punk romantico, Milano)
To Ashes (hardcore veganxxx nuova scuola, Bologna)
Hyle (anarchafeminist grrrls gang powerviolence, Bologna)
Council of rats (hardcore roditore, Milano)
Fiele (aargh punk, Milano)
Banchetti con materiale anarchico, ecologista, antispecista, antipsichiatrico, femminista, queer, anticarcerario, antirazzista ecc.
CS()A il Molino, Viale Cassarate 8, 6900 Lugano (CH)
Insieme con l’educazione e l’informazione,
(…) fuori delle leggi del sistema capitale
(…) spruzzando spray e sabotando le imprese (…)
non stiamo pensando solo agli animali ma all’intero ecosistema
che ogni giorno va peggio.
Se dobbiamo distruggere le proprietà di coloro che sostengono lo sfruttamento animale
non esitiamo ad utilizzare tutte le nostre armi,
anche bruciare quel luogo sinistro.
(“Liberaciòn Animal”, canzone del compagno Sebastiàn “Angry” Oversluij).
Nella società del capitale e dell’autorità, lo specismo è uno dei
pilastri su cui si sostiene il dominio, materializzandosi nelle relazioni di
potere che trasformano gli animali in oggetti di consumo
umano sotto forma di cibo, abbigliamento, divertimento,
sperimentazione o come animali domestici di proprietà di umanx.
Inserendo l’antispecismo come parte della lotta contro tutte le forme di
autorità, una vita quotidiana lontano dai prodotti di origine animale
ha come complemento inevitabile l’azione diretta contro i/le sfruttatori/trici ed i/le mercanti di animali.
Così, rifiutando qualsiasi logica riformista o vittimista a proposito della liberazione animale, abbiamo sabotato la notte del primo dicembre il negozio di animali “Exotic”, sigillando con acciaio liquido le serrature che permettono l’accesso al luogo dove gli animali vengono venduti come merce. Sul posto,
situato presso il Dipartimento Avenida, abbiamo vergato una nota per non lasciare dubbi
sul contenuto della nostra azione. Al sorgere del sole, i proprietari non potranno
aprire il loro negozio basato su speculazione e prigionia di
individui non umani, giungendo la nostra azione al suo obiettivo: ostacolare
il normale funzionamento dell’oppressione delle nostre vite e quelle degli animali.
Non vogliamo leggi più compassionevoli con gli animali né gabbie più grandi.
La nostra azione è l’espressione del desiderio di distruzione di tutte le forme di
imprigionamento e dominio.
Osman Evcan [ndt: Osman Evcan è un prigioniero anarchico vegano, si trova detenuto in Turchia nella prigione di alta sicurezza numero 1 a Kocaeli. Aveva già messo in atto uno sciopero della fame nel giugno del 2015 per avere accesso al cibo vegano ed aveva ottenuto di poterlo ricevere dall’esterno del carcere, adesso l’amministrazione della prigione ha arbitrariamente revocato questa possibilità ed Osman ha ricominciato lo sciopero della fame il 10 novembre 2015] e Hasan Çınar [ndt: compagno di cella di Osman, nonostante i gravi problemi di salute allo stomaco, ha iniziato il primo dicembre 2015 lo sciopero della fame in solidarietà con Osman] hanno ottenuto la vittoria grazie alla lotta determinata che hanno messo in atto nelle loro vite contro lo stato all’interno delle spesse mura della prigione dove sono rinchiusi. Osman e Hasan hanno ottenuto quello che avevano richiesto durante questo duro periodo.
Osman Evcan ha terminato il suo indefinito sciopero della fame durato 39 giorni contro le intimidazioni e le politiche di sterminio contro i prigionieri in carcere e di nuovo ci ha dimostrato che come lui è giusto raccogliere l’appello a lottare.
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Disponibile per il momento in francese, castigliano ed inglese (clicca sull’immagine per scaricarlo) il sesto numero di Avalanche, Corrispondenze anarchiche