Dopo qualche tempo torno a parlare di un nodo, nello specifico di un autobloccante da utilizzare come tirante, ad esempio per la linea di colmo del Tarp o per tensionare i cordini di ancoraggio dello stesso, ma ovviamente può essere usato in tutte le maniere che fantasia e necessità ci suggeriscono, sto parlando, per farla breve del nodo Farrimond: vediamo come procedere.
La realizzazione è piuttosto semplice.
Nel caso specifico sto realizzando una linea di colmo, quindi un lato è già ancorato ad un alberello.
Con il nostro corrente realizziamo un asola con la parte che “corre” passante sotto l’anello.
Poniamo il nostro anello sopra o, come nel caso delle foto, sotto il dormiente, non credo ci siano grosse differenze nel risultato finale, comunque si decida di iniziare la legatura.
A questo punto cominciamo ad arrotolare la nostra asola attorno al dormiente, dovremo fare almeno due giri avendo cura di non accavallare le spire; il numero di giri dipende dal materiale e dallo spessore della corda, nel caso in foto tre sarebbe il numero minimo corretto di avvolgimenti.

Una volta eseguite le spire necessarie occupiamoci del corrente che doppieremo ed inseriremo nell’anellino “avanzato” dall’avvolgimento delle spire.
Assucchiamo il tutto con attenzione ed ecco il nostro Farrimond terminato. Il nodo, oltre ad essere autobloccante, sarà a rapido rilascio, cosa non da poco soprattutto se il nostro stesse in opera per parecchio tempo o si bagnasse.
Alcune considerazioni.
Come nodo il Farrimond è comodo, poco da dire, facile da realizzare e facile e veloce da sciogliere, rispetto ad un Prusik tende a scivolare un po’ di più sul dormiente se non si realizzano abbastanza spire ma se usato per realizzare un colmo od un tirante va più che bene.
Di seguito un breve video dove si vede come la realizzazione del nodo sia semplice e veloce.
Questo è quanto, alla prossima.