Il nodo Barcaiolo è un nodo d’ancoraggio molto facile da realizzare e che ha il pregio d’essere facilmente equalizzabile, per questa caratteristica ad esempio viene utilizzato per assicurarsi in sosta durante le scalate e di regolare con facilità la lunghezza dei rami di corda che dal nodo dipartono, per l’utilizzo in scalata è necessario imparare a realizzarlo anche con una sola mano.
Possiamo usare il Barcaiolo per molteplici utilizzi, personalmente lo uso sia in escursione per ancorare cordini, per fissare le fettucce dell’amaca ai moschettoni e così via, mentre in scalata lo uso per assicurarmi in sosta e per fissare ad un moschettone un loop di cordino per poi realizzare un Machard.
Realizzazione
metodo 1, nodo realizzato con due mani
Creiamo un anello con il corrente sopra il dormiente
A questo punto realizziamo un altro anello che preveda il corrente sotto il dormiente, avremo così una sorta di simbolo dell’infinito o, se volete, delle orecchie di coniglio, se si sbagliasse l’orientamento di uno dei due anelli realizzeremo una bocca di lupo, capiremo subito di aver commesso un errore
Realizzati i due anelli il secondo scivolerà dietro al primo sino a sovrapporsi
il nostro nodo sarà terminato e sarà pronto ad essere inserito su un bastone, una porzione di tronco o, come nel caso in foto, in un moschettone
Metodo 2, nodo realizzato ad una mano
In caso di utilizzo in corda può darsi di dover realizzare il nodo con una mano mentre con l’altra ci aggrappiamo ad un appiglio, il procedimento è altrettanto semplice rispetto al metodo con 2 mani ma necessita di un attimo di pratica nel maneggiare corda e moschettone, per questo consiglio di esercitarsi bene nelle procedure di realizzazione; come detto il metodo ad una mano è generalmente utilizzato in scalata ma anche in escursione il metodo può avere la sua utilità, pensiamo infatti ad un bosco alpino o apuano, viscido e ripido e alla necessità di ancorarsi ad un albero per attrezzare un punto di calata sicuro che ci preservi da una pericolosa scivolata…
Inserire la corda nel moschettone e realizzare le solite “orecchie” in opposizione
a questo punto inseriremo nel moschettone il secondo orecchio in maniera che, virtualmente, si realizzi la medesima sovrapposizione degli anelli, se corrente e dormiente uscissero dal medesimo lato avremo sbagliato l’orientamento del secondo anello e ci troveremo ad essere appesi ad una bocca di lupo (i rami della bocca di lupo possono scorrere nel sistema se soltanto uno è sottoposto a trazione, attenzione…), dovremo quindi ripetere l’esecuzione in modo che corrente e dormiente escano opposti ed entrambi “strozzati” come si vede nell’immagine successiva. La difficoltà maggiore nella realizzazione ad una mano è la gestione di corda e moschettone, come si vede io tengo il moschettone con il medio in modo che prema contro le dita dietro, così starà fermo e sarà semplice premere con il pollice la corda sulla leva sino a farla scattare nel moschettone, a questo punto potremo equalizzare i rami della corda ed assuccare il nodo
PS: Chiudere sempre la ghiera una volta effettuato il nodo.