“Green lies- il volto sporco dell’energia pulita” è un film interessante: ci fa riflettere su quelle che sovente vengono chiamate le fonti verdi, o rinnovabili, per la produzione di energia elettrica.
Vediamo nel film quindi quali devastazioni a territori ed esseri viventi questi grossi impianti energiferi possano portare nei luoghi in cui le multinazionali hanno progettato di implementarli, siano essi per il posizionamento di pale eoliche, per lo sfruttamento geotermico del sottosuolo o per il posizionamento di ettari di pannelli fotovoltaici.
Senza dubbio una riflessione importante che la visione del film ci ha stimolato è proprio sul modello grazie al quale siamo dipendenti, consumatori e consumatrici passivx, passaggio finale di una catena di produzione che porta i profittatori di Terna, Enel Green Power, etc a fare scempio di risorse della terra per mantenere il controllo centralizzato della produzione e la diffusione dell’energia elettrica, chiaramente a tutto vantaggio delle tasche e degli interessi di pochi.
Anche in questo caso, quindi, l’opposizione a questo tipo di modello e di devastazione ambientale e, inoltre, la via dell’autoproduzione diffusa e decentralizzata, rappresentano il sentiero più efficace e soddisfacente per la libertà e l’indipendenza, in questo caso energetiche.
Il film si puo’ scaricare da qui o cliccando sull’immagine con una donazione a partire da un centesimo di euro, si tratta di una distribuzione dal basso.
Questa la sinossi degli autori:
L’avvento delle energie rinnovabili rappresenta un’ autentica rivoluzione economica e culturale, che può liberare l’umanità dal vincolo, che dura ormai da decenni, di una produzione energetica basata sui combustibili fossili, con tutte le conseguenze geopolitiche, sanitarie ed economiche che ciò comporta.
Ma lo sviluppo delle rinnovabili in Italia tuttavia sta dimostrando alcune importanti anomalie, che rischiano di vanificare completamente quei meccanismi virtuosi che potrebbero scaturirne.
“Green Lies” mette in luce queste anomalie, esasperate nella maggior parte dei casi da operazioni di speculazione economica e che, di contro, hanno ricadute negative sui territori e le popolazioni locali.
Siamo andati a incotrare i comitati cittadini di tre territori: Camugnano (BO) per la produzione eolica, Salento (LE) per la produzione solare e monte Amiata (Toscana) per la geotermia. Tre storie che ci aiuteranno ad addentrarci nel problema e a delinearne delle possibili soluzioni.
Nella consapevolezza che le rinnovabili potranno davvero essere una rivoluzione energetica e culturale, solo se diverranno un mezzo a portata di tutti e non un beneficio per pochi.