Da un po di tempo avevo in testa di realizzare una Kuksa extra large da utilizzare come scodella/piatto durante i bivacchi, l’incontro con un bel pezzo di Faggio ha fatto il resto.
Ho sgrossato le forme ad accetta e per scavare l’incavo ho usato all’inizio una sgorbia e successivamente lo spoon knife, la forma è lavorata con il mio fido Mora classic1 ed un coltello a due mani.
Ho deciso di lasciare l’esterno della tazza “al grezzo” -da qui il nome la greve che in toscano significa fra le altre cose la grezza- quindi senza levigarla in modo da mantenere in evidenza tutti i segni dell’intaglio e ho decorato con una semplice righina passante lungo tutto il perimetro. L’interno invece è levigato a carta vetrata. Ho aggiunto uno spago in canapa cerata ed una coulisse, sempre in Faggio, per appenderla e trasportarla.
Terminate le operazioni di intaglio ho passato tre mani di olio di lino al naturale e due di cera carnauba, così facendo oltre a tutelare il legno ho messo in risalto il bel colore dorato del Faggio, al quale però le foto non rendono giustizia. Non ho ancora misurato la capienza ma credo che si aggirerà intorno ad almeno 300ml.
Tutto sommato per essere in Faggio non è troppo pesante
dalla foto si notano i colpi di coltello che ho deciso di lasciare a vista
il fianco della tazza, si nota l’unica semplice decorazione a righina
la faccia della tazza con una bella screziatura del legno
Quello che sarà il set da uscite
Le due sorelle anziane de la greve, da sinistra in olivo realizzata l’anno scorso ed al centro la vecchietta che va per i 5 anni, realizzata in betulla