Posto ad un’altitudine di circa 2000 m, il lastrone presenta una caratteristica peculiare, visto che si trova in una posizione che non risulta essere dominante, a differenza di quanto capita in generale a altri massi analoghi contenenti coppelle o incisioni. Anzi, inaspettatamente, la pietra risulta quasi celata in una piccola depressione del terreno. Già questo fatto testimonia che ci si trova in presenza di una roccia eccezionale.
Gli archeologi ritengono che si tratti di un masso altare, tra l’altro notevole, visto che presenta delle dimensioni di 3,5 m per 2,8 m. Sulla lastra si osservano numerose coppelle, oltre a diversi segni incisi. Si contano decine di coppelle, di dimensioni molto differenti tra loro, spesso unite da lunghe canalette. (…)
Le coppelle più estese presentano un diametro di una ventina di centimetri per una profondità di circa dieci, mentre quelle più numerose hanno diametri decisamente più contenuti.
Come fanno notare gli esperti del CeSMAP, considerata l’inclinazione della pietra sul terreno, le coppelle disposte nella parte bassa, verso sud, sembrano disposte in modo tale da raccogliere i liquidi che vengono a cadere sulla superficie della lastra. Un’altra coppella di grandi dimensioni si trova al di sotto di questo gruppo, collocata in modo tale da accogliere definitivamente
i liquidi. (…)
I vari gruppi di coppelle sul masso rappresentano con precisione alcune costellazioni come la cintura di Orione, e le Pleiadi.