Ecco il quarto quaderno Fuoritraccia dedicato principalmente ai nodi con qualche incursione di legature; come il primo quaderno dedicato alle erbe si tratta di una raccolta delle schede dedicate ai nodi pubblicate in questi anni sul blog, ognuna è stata revisionata nei testi che ora sono più chiari (grazie al buon Maldoror che ci ha messo davvero del suo nelle correzioni) e l’ordine è più razionale.
Come sempre il PDF è liberamente scaricabile e la dimensione consigliata qualora lo si volesse stampare è A5, formato compatto e più facile da inserire nello zaino.
Nel medio periodo arriverà anche una versione cartacea.
Dall’intoduzione:
“Muoversi nel selvatico vuol dire entrare in relazione con l’ambiente che stiamo attraversando nel profondo, risvegliando quella parte di sé che la contemporaneità ha sempre più frustrato e disincentivato non essendo immediatamente produttiva; quella parte che risuona dell’eco di vite passate, arcaiche, dove l’animale umano era ancora parte armonica nell’esistente e non il suo signore e distruttore. Nel selvatico cadono gli orpelli dell’artificialità quotidiana e l’essenziale torna prepotentemente al centro della disputa.
Ogni ambito ed ogni ambiente, per essere goduti in sicurezza e piacevole tranquillità, necessitano di adeguate conoscenze senza le quali, come mi capita di sottolineare spesso, un’avventura potenzialmente appagante può trasformarsi velocemente in un’esperienza dai risvolti virtualmente nefasti. In quest’ottica padroneggiare al meglio possibile le competenze necessarie per divagare in ambiente sarà fondamentale e farà la differenza, permettendoci di godere a pieno l’esperienza che stiamo vivendo e di poter affrontare eventuali imprevisti con (relativa) tranquillità”.