Francia – Remi, giovane manifestante ucciso alla ZAD di Testet

da informa-azione.info

Segue un comunicato dalla ZAD di Notre Dame del Landes – tradotto da indymedia nantes:

Un compagno ucciso a Testet

Durante la notte tra sabato e domenica un manifestante, Remi, è stato ucciso negli scontri che hanno avuto luogo durante la manifestazione contro la diga di Sivens a Testet. Circa 7.000 persone si sono radunate nella ZAD di Testet dopo mesi di attacchi della polizia, la distruzione delle zone umide e degli habitat che si cerca di difendere. Nel tardo pomeriggio e nella sera inoltrata, decine di persone hanno attaccato la polizia posta a guardia del cantiere. Hanno voluto mostrare la loro rabbia e ritardare la ripresa dei lavori, originariamente prevista per il lunedì. Sono stati respinti con proiettili di gomma, granate assordanti, granate da disaccerchiamento [1] e lacrimogeni. Secondo la testimonianza dei compagni di Testet, il ragazzo ucciso sarebbe crollato a causa dell’esplosione di una granata, quindi prelevato dalle forze di polizia. La Prefettura ha comunicato che attenderà l’autopsia di lunedì prima di esprimersi. Il governo ha già iniziato a condannare i manifestanti, e tenta di dividere il fronte. Ma sanno che, qualunque cosa facciano, questa morte avrà conseguenze esplosive.

Questa morte scioccante non è tuttavia sorprendente in questo contesto. A Notre dame des Landes , a Testet e ovunque ci opponiamo ai loro piani, abbiamo dovuto affrontare la crescente diffusione di violenza di stato. Se da parte nostra abbiamo compreso che non possiamo accontentarci di restare disciplinati a guardarli distruggere le nostre vite, loro hanno dimostrato di non volerci fare alcuno sconto. Durante i mesi di sgombero di Notre Dame des Landes, molti compagni sono stati gravemente feriti da colpi di flashballs e lanci di granate. Nella sola manifestazione del 22 febbraio 2014 a Nantes, 3 persone colpite alla testa da proiettili di gomma hanno perso un occhio. Per settimane a Testet, diverse persone sono rimaste ferite, mentre altri tragici incidenti sono stati evitati  per un pelo nello sfollamento e sgombero degli oppositori, comprese le capanne costruite sugli alberi. D’altro canto, è proprio perché migliaia di persone si oppongono ai lavori, agli sgomberi, all’occupazione poliziesca delle loro vite, che il progetto dell’aeroporto di Notre dame des Landes  è attualmente moribondo, e che la diga di Testet e ciò che le ruota attorno sono ampiamente messi in discussione. E’ questo impegno nell’azione che ha dato un potere contagioso a queste lotte e che minaccia ovunque i mercanti di territorio.

Ancor più quotidianamente, la repressione esercitata contro coloro che lottano nelle carceri, nei quartieri e nei centri di detenzione, produce continuamente il proprio numero di morti troppo spesso dimenticati, diverse decine ogni anno. Di fronte a rivolte e insubordinazioni, la democrazia liberale dimostra che per reggere, non ricorre solo ad un attento addomesticamento degli individui e degli spazi vitali, o al dominio economico e sociale, bensì ad un uso determinato del terrore.

Invitiamo quindi ad occupare le strade ei luoghi di potere nella giornata di domani, per segnare la nostra tristezza, per salutare la memoria del compagno ucciso sabato e per esprimere la nostra rabbia contro la violenza di Stato. Non permetteremo che ci uccidano con le loro armi “non letali”. Reagiremo con forza, perché ci sono un “prima” e un “dopo” questa morte. Affermiamo più forte che mai la nostra solidarietà con tutti coloro che lottano a Testet e altrove contro i progetti guidati dalla logica del dominio e del profitto, contro la diga di Sivens, ma anche a fianco di tutti coloro che cadono altrove e più silenziosamente sotto i colpi della repressione. Non lasciamoci dividere o paralizzare dalla paura. Noi continueremo a vivere e combattere negli spazi che sognano di distruggere, e a ostacolarli.

Non lasceremo cadere il silenzio, non dimentichiamo!

Gli/Le occupanti della ZAD di Notre Dame des Landes

[1] le granate da disaccerchiamento proiettano biglie di plastica durante la detonazione – quelle definite assordanti dovrebbero teoricamente disperdere per il suono prodotto, che in alcuni casi ha procurato danni permamnenti all’apparato uditivo di manifestati; in realtà, nonostante le regole di ingaggio ne prevedano la detonazione in aria, le granate assordanti sono scagliate sui manifestanti e producono forti esplosioni, fiammate, frammenti di alluminio [ndt].

Manifestazioni in tutta la Francia

Segue un elenco parziale delle inziative indette:

-Presidio questo lunedì davanti alla prefettura d’Albi alle 14h
-Presidio questo  lunedì davanti alla prefettura di Nantes alle 18h
-Presidio questo lunedì davanti alla prefettura di Gap  alle 10h
-Presidio questo lunedì davanti alla prefettura di Périgueux  alle 17h30. -Domenica sera presidio et manifestazione selvaggia a Paris.
-Presidio lunedì  alle 16  presidio alla prefettura de Forcalquier
-Presidio lunedì  alle 18h a Plaquesto de la Liberté a Brest.
-Marseille: lunedì  alle 17h30, a Vieux Port
-Presidio lunedì  2014 alle 18h30 all’hôtel de ville de Poitiers.
-Lunedì alle 18h30 davanti alla prefettura de Redon.
-Presidio lunedì alle 18h davanti alla prefettura alle Rouen.
-Rennes :  Presidio alle 18h a La Mairie.
-Lyon 19 h davanti alla prefettura
-St Étienne 18 h alla prefettura
-Presidio davanti alla prefettura, questo lunedì  alle 18 heures, a Chambéry
-Manifestazione a Briançon questo mercoledì 29 alle 14h davanti alla prefettura
-A Nîmes: lunedì  Presidio alle 18h davanti alla prefettura

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