Bene bene, dopo i fatti di Milano del 1 Maggio 2015 dove la Fai (scusate il termine eccessivamente volgare) agì come un vero e proprio apparato sbirresco mostrando il proprio autoritarismo sempre meno velato, arriviamo all’oggi e alle varie federazioni territoriali che si spendono in una campagna di “responsabilità” che puzza decisamente di collaborazionismo -e oh, scusate ma l’odore pare proprio quello, ma magari potrei sbagliarmi- e volontà ancor meno velata di controllo sulle bell’anime anarcofederate; la responsabilità si sa, è pane per i denti di alcuni anarchici e diavolo, dev’essere proprio un buon pane se si accetta di mangiarlo nonostante chi lo cucina non si sia dimostrato, anche in un passato non troppo lontano, proprio un buon cuoco.
Ora se non ricordo male un altro degli assunti che la chiesa anarchica ha sempre sbandierato ai 4 venti è sempre stato quello della coerenza, anzi di più, della coerenza fra mezzi e fini (concetto pesantuccio da portare in groppa) ma ecco probabilmente essendo fortemente astigmatico non devo essere mai riuscito a leggere le note scritte in piccolo a margine della grande storia illustrata dell’anarchismo ufficiale, una di queste deve necessariamente recitare che questa famosa coerenza è subordinata ad un bene superiore, quello dell’autoconservazione (concetto che guarda un po’ a noi individualisti è sempre stato contestato…) , davanti alla quale ogni apparente incoerenza ideologica cade.
Orbene intendiamoci: ai nostri, da bravi positivisti di stampo ottocentesco, poco importa della questione animale, né tanto meno possono vedere di cattivo occhio le nuove tecniche di miglioramento genetico con le quali vengono creati gli OGM 2.0, la scienza -loro religione assieme all’umane genti- necessita di cavie, per diamine! Cosa sarà mai l’esistenza di qualche essere inferiore se il suo sacrificio può salvare vite umane! Per bacco e Diana (ehm no, Diana forse no..)! E necessita di progredire indagando, modificando e “migliorando” ogni ambito dell’esistente, il post-naturale affrancherà l’umanità da malattie e fatiche, dall’incertezza e finanche dalla morte! Quindi è coerente che accettino di buon grado soluzioni tecniche come che so, i vaccini per il covid per dirne una, che sono stati ampiamente sperimentati sugli animali (per candida ammissione degli stessi ricercatori), che contengono OGM (ibidem) e che sono stati creati utilizzando le medesime tecniche di manipolazione genetica degli OGM 2.0 (Come sopra). Cosa importa tutto ciò? È progresso! E progresso che salva vite! Ben venga il sol dell’avvenir bagnato nell’acque del transumanesimo.
Però…c’è un però…non avendo letto prima, come dicevo, le scritte in piccolo, sono rimasto alquanto stranito vedendo che in nome della responsabile scelta di fronte alla pandemia di fatto i nostri abbiano accettato che a salvargli la pellaccia -e con la loro quella della candida umanità- siano proprio quelle simpatiche multinazionali del farmaco che come, per citarne una, la FAItz…ops…la Pfaitzer, ha sperimentato per anni farmaci sui bimbi africani, ha sempre fatto pagare a peso d’oro i farmaci antitumorali, ha messo in commercio farmaci dannosi per la salute, ma remunerativi per le loro tasche, salvo poi chiedere scusa e fa pagare fior fiore di quattrini i vaccini (l’elisir di lunga vita) agli stati, al fianco dei quali la FAItz, ops, pardon, la FAI si schiera non per collaborazionismo, giammai! Ma per responsabilità! Mi pareva! E nulla non avendo letto le famose piccole postille sono stato qualche giorno interdetto ma poi, puliti gli occhiali, mi son reso conto che no! Era tutto ok, niente d’incoerente, i principi son salvi, solo…sospesi sino al termine dello stato d’emergenza perché passato questo lo stato, quello cattivo (ma non sempre, mai troppo) tornerà il nemico, fino alla prossima necessità nella quale stringersi tutti a coorte.
Mi chiedo solo quante postille, di quelle scritte in piccolino, mi sia perso nella bibbia di un certo anarchismo.