Il taglio tradizionale della legna, come facilmente intuibile, necessita di strumenti specifici ed adeguati al tipo di piante che andremo ad incontrare; nel mio caso non ho generalmente a che fare con alberi di dimensioni troppo considerevoli e quelli che vado ad elencare sono gli attrezzi che uso normalmente nelle mie giornate “a far legna”. Di alcumi, magari, parlerò più approfonditamente in altri articoli, vediamo.
Per il taglio/sramatura.
Scure da abbattimento:
Utilizzo una Prandi di tipo tedesco, il modello con la testa da 1 Kg ed il manico in noce americano; la dimensione di questa scure mi permette di lavorare su piante di discreto diametro pur mantenendo una notevole dinamicità di utilizzo, infatti la impiego anche per le sramature più impegnative e, in legnaia, anche per lo spacco dei ciocchi per la stufa.
Sramatura/utilità varie.
Una volta abbattuto l’albero,
come d’uopo, procedo alla sramatura; generalmente utilizzo la classica roncola (utile anche per alzare, spostare i tronchi, a mò di rampino), un’intramontabile Rinaldi regalatami da un caro amico; in certi casi specifici mi avvalgo dei servigi di una piccola accetta Prandi, la Segurin, con testa da 500g
che tengo molto affilata e che è la mia accettina da escursione (da tutto…), che uso anche per sezionare i rami più sottili.
Segare.
Per la porzionatura dei tronchi, che seziono in parti di circa 90 cm (che poi dividerò ulteriormente, più avanti, in 3 porzioni da 30 cm, misura perfetta per la mia stufa) utilizzo solitamente la scure fin tanto che il diametro mi permette di lavorare in sicurezza, per poi passare alla mia fida seghetta a telaio auto-costruita oramai molti anni fa o, nel caso in cui debba affrontare per svariati motivi diametri più importanti una sega ad arco da ferramenta che svolge ottimamente il suo lavoro.
Spacco.
Una volta sezionata la pianta procedo con lo spacco delle porzioni di tronco più voluminose, sia per rendere più agevole il trasporto, ma soprattutto per rendere più efficace e veloce la stagionatura in legnaia; a questo scopo utilizzo una mazza-scure da 2,5 kg e quattro cunei, tre da chilo ed il terzo, più corposo, da due.
Saltuariamente utilizzo anche due graffe per bloccare in posizione i tronchi fra loro evitando che rotolino durante la battitura dei cunei.
Questo in sostanza è quello che porto con me in bosco, anche se sovente dedico una giornata all’abbattimento, sramatura e porzionatura, mentre quella successiva al trasporto della legna ed al suo eventuale spacco, quindi non sempre avrò con me tutto il materiale (anche se l’accettina non manca mai).
Strumenti da taglio a parte ho sempre con me anche una lima ed una pietra da affilatura adatta a scure e roncola.
Nel prossimo articolo procederò sia nell’illustrare le procedure preparatorie che attuo prima di dare il via all’abbattimento sia le tecniche vere e proprie per lo stesso. A presto.