Due righe su uno scarpone da montagna cruelty free, direi ottimo, almeno per la mia esperienza:
Se per quanto riguarda l’arrampicata è piuttosto semplice trovare marche che non utilizzano pelle e derivati animali nei loro prodotti, mantenendo uno standard qualitativo di altissimo livello–basti pensare alla Evolv, alla FiveTen, Wild climb, ecc…- più difficile è trovare qualcosa che protegga i nostri piedi durante un’escursione più o meno lunga e impegnativa.
Quasi due anni fa ho deciso di acquistare un paio di Vegetarian shoes Veggie trekkerMk4 e dopo dei bei chilometri macinati in ogni ambiente penso di poter dare un giudizio su questo scarpone.
Intanto qualche dato tecnico:
– Peso (per il paio, num 41) 1,5Kg
– Suola in Vibram dual density
– Materiale: Vegetan micro uppers, una microfibra sintetica (ci sarebbe da discutere sull’eco-sostenibilità di questa similpelle…) sviluppata dal produttore e Windtex, che fornisce anche la membrana mediana, traspirante ed impermeabile simil goretex.
– Prodotto in Italia su specifiche della casa inglese- Prezzo: 190Euro (io in realtà li ho pagati 180)
Ma tutto questo si trova anche sul sito della casa madre, quindi veniamo alle impressioni di utilizzo.
Ho utilizzato questi scarponi praticamente ogni giorno in ognuna delle 4 stagioni e come preventivabile nelle giornate estive particolarmente calde non sono propriamente l’ideale; nonostante la traspirabilità sia più che accettabile (ammetto che trattandosi di uno scarpone sintetico avevo messo in conto che traspirasse decisamente meno) dopo una giornata di camminata intensa i piedi hanno sofferto un po. La musica cambia decisamente nelle altre stagioni.
Nessun disagio da segnalare in primavera/autunno e per quanto riguarda l’inverno con due paia di calze ho affrontato tranquillamente guadi in ambiente alpino e trekking con ramponi sulla neve. Sono totalmente impermeabili ed offrono un ottimo sostegno alla caviglia. Ovviamente ogni piede ha le sue specificità, i miei sono piuttosto “magri”, oltre ad avere qualche problemino (“grazie”arrampicata) soprattutto a sinistra, e ho notato che il piede si muove un pochino all’interno della scarpa, alla lunga (10, 12 ore di camminata) dando fastidio agli alluci (in realtà il problema degli alluci è classico degli scarponi da montagna) , questo quando si indossano calze più leggere, problema che ovviamente in inverno scompare. Il problema fondamentale di questi scarponi è la “tenuta”del…colore…se è vero che in questi mesi li ho maltrattati a dovere, è altrettanto vero che la punta è piuttosto “impallidita”, il che personalmente non mi dispiace, amando l’aspetto più vissuto dello scarpone, ma qualcuno potrebbe non gradire. La suola fa decisamente il suo dovere, dando il meglio di se su terreni soffici e boschivi, anche se tende a “trattenere”abbastanza il fango. L’ammortizzamento potrebbe essere migliore, anche se ovviamente non sono scarpe da basket! Comunque gli ho dato una mano sostituendo le suolette interne in dotazione con un paio della fostex da anfibio. La rigidità è ottima e consente anche di affrontare semplici scalate. Per concludere l’impressione che ho ricavato da questi Mk4 è più che positiva, si comportano molto ben ein situazioni di stress e su tutti i tipi di terreno, soprattutto se confrontati con altri scarponi Veg che ho provato, nemmeno da mettere a confronto. Benvenuti nel mondo Veganzo!
Il link del produttore: http://www.vegetarian-shoes.co.uk/hiking_boots___safety_boots/veggie_trekker_mk_4_brown/10778_p.html