Erbe: Il Tarassaco

Il Tarassaco (Taraxacum officinale) è uno dei fiori più comuni e, credo di poterlo dire senza ragion di smentita, conosciuto pressoché da chiunque, chi infatti non ha mai giocato, da bimbo, con i suoi soffioni? Non tutti però conoscono l’utilità di questa pianta che può finire nei nostri piatti o può aiutarci a lenire alcuni disturbi.

La pianta presenta una rosella basale di foglie; queste ultime sono lanceolate e fortemente dentate (da qui il nome comune di dente di leone), il fiore è giallo sole dai numerosi e sottili petali, il suo fusto è cavo. Il suo frutto, che si sviluppa dal fiore, è il noto “soffione” o meglio, il piccolo seme munito del classico “paracadute” peloso.

La radice è a fittone.

Il Tarassaco contiene vitamine del gruppo B, C ed E, ed è depurativo per il fegato e diuretico, la medicina popolare lo utilizza da sempre.

diffuso in tutta Italia, cresce dalla pianura alla zona alpina fino oltre i 2000 metri, si trova nei prati, ai margini delle strade e nei luoghi incolti.

Uso alimentare:

Del Tarassaco possiamo raccogliere le foglie giovani da consumare fresche in insalata, hanno un ottimo sapore, possiamo anche ripassarle in padella o aggiungerle a zuppe campestri; anche i fiori sono commestibili così come i boccioli che tradizionalmente vengono riposti sott’olio e usati come sostituto dei capperi, in uscita potremo aggiungerli all’insalata o ripassarli in padella.

Uso d’utilità:

La radice in infuso può essere usata come diuretico e depuratore del fegato; seccata e macinata finemente può essere usata sempre in infuso come succedaneo del caffé.

La pianticella del Tarassaco, che dalle mie parti si chiama piscia a letto, si vedono tutti i suoi caratteristici elementi come la foglia dentata (un altro nome popolare è dente di cane non a caso), il fiore giallo ed il soffione

La caratteristica foglia, in questo caso molto dentata, ma può avere anche margini più arrotondati, spesso sulla pianta convivono foglie di forme leggermente dissimili

Una piccola colonia di Tarassaco, possiamo trovare il fiore fieramente solitario come in folte colonie, nel qual caso l’insalata è bella che servita

Il bocciolo del Tarassaco, se raccolto per tempo come quello in foto, può essere mangiato cotto o crudo, nonché messo sott’olio

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