Può capitare che un’escursione si prolunghi di qualche ora o di un giorno, oppure che le provviste che portiamo con noi necessitino di essere integrate per vari motivi. In ogni caso saper riconoscere quante più piante selvatiche edibili può risultare decisamente utile. Ovviamente è necessario essere più che sicuri di ciò che stiamo raccogliendo, quindi sarebbe buona pratica essere accompagnati nel riconoscimento e nella raccolta da qualcuno esperto in questa attività, esistono però piante molto facili da riconoscere e da trattare e nel nostro viaggio fra le piante selvatiche commestibili cominciamo proprio con una di queste, ovvero la Carlina, detta anche carciofo di montagna.
La carlina, nelle sue varie specie, è diffusa su tutto l’arco alpino, alcune varietà si possono trovare anche in ambiente subalpino e in generale su tutto il territorio italiano.
Sulle alpi, dov’è stato raccolto l’esemplare in foto,
si trova la Carlina varietà Acaulis. La pianta ed il fiore sono facilmente riconoscibili, le foglie assomigliano a quelle di un carciofo ed il fiore sbocciato da l’impressione di essere “secco”, i petali sono bianco perla ed il gineceo ampio, giallastro e peloso con numerosi pistilli. Le piante sono alte al massimo 10 cm, anche se può arrivare fino a 30.
Cosa e come si mangia?
Visto l’ambito cui ci riferiamo, quindi di escursione/bushcraft, utilizzeremo il fiore, meglio se prima della fioritura.
Prima della fioritura raccoglieremo il capolino e lo “squameremo” come faremmo con un carciofo. Una volta eliminate le spine e rimasta solo la parte evidentemente edibile si può consumare cotto o crudo, cucinato appunto come un carciofo.
Se la pianta fosse già fiorita invece dovremo prendere il fiore, eliminare i petali e le squame e pulire bene la base carnosa dai peli dei pistilli, a questo punto possiamo mangiare.
In cucina si possono utilizzare anche le radici, ma vanno lavorate un minimo, e non ce ne occuperemo qui.
Una curiosità: I fiori possono essere utilizzati anche per prevedere il tempo, infatti le squame del capolino si aprono con tempo secco per chiudersi con l’umido, quindi occhio lungo i sentieri, quando ci troviamo in montagna, potremmo trovare da mangiare o scoprire se il tempo ci giocherà brutti tiri!