valli bergamasche: attaccati due capanni di caccia

La caccia non ci è mai piaciuta.
E’ qualcosa di tradizionale, strascico della cultura rurale, malamente incastrato e camuffato in questo presente.
Un camouflage, come le vostre mimetiche che desidererebbero ingannare la vita del bosco e fargli credere di appartenervi 
Ma dimenticate le vostre bugie, Non c’ è un muscolo del vostro corpo che meriti considerarsi parte dell’ ecosistema.
Ogni anno, armati di tutto punto, presidiate i boschi, Passate le giornate dando la caccia agli animali che ci vivono.
Le claree in cui piazzate i vostri capanni e i tristi sorbi sono squarci sterili, sono mutilazioni ad un corpo vigoroso a cui provate ad appiccicare qualche forma di protesi che goffamente imita la natura. Non risparmiate uccelli, volpi, caprioli e cinghiali che cercano di condurre la lolro vita, già minacciata dall’ urbanizzazione e dall’inquinamento della vostra amata civiltà.

Non permettete a nessun altro frequentatore delle foreste di avventurarsi senza la paura di esser colpito da un pallettone sparato da un vecchio rincoglionito che vuol giocare alla guerra.
Il vostro “sport” non solo è anacronistico, è sanguinario e assassino. Cercate di annegare le frustazioni accumulate durante una vita di merda girando con armi da guerra, piene di gadgets tecnologici e facendovi foto goliardiche a fianco di prede morte per il vostro divertimento.
La vostra maschera di difensori e gestori della natura è solo lo specchio dei tentativi da parte della civilizzazione di imporre il suo controllo su tutto ciò che non è addomesticato o artificiale e di difendere i campi, i centri abitati, le strade e le colate di cemento nei territori rubati al selvatico.
Beh, a noi tutto questo fa schifo. Il selvatico è e deve continuare ad essere ingestibile.
 
Ecco perchè sotto la luna scura di una notte invernale abbiamo incanalato la nostra rabbia contro due capanni:
I nostri artigli hanno dilaniato le gabbie dentro cui stavano rinchiusi una decina di uccelli da richiamo; reti e trappole sono state divelte, gli interni dei capanni imbrattati e distrutti. Ci siamo divertiti e riempiti di gioia.
La stessa notte sono sparite licenze e documentazioni, oltra a attrezzi e liquori, che sono finiti in tasche migliori…Alla salute!
Cospiriamo contro di voi perchè il vostro frivolo passatempo non colpisce solo uccelletti e piccoli animali che voi credete senza intelletto, ma colpisce noi direttamente.
Colpisce ogni singola terminazione nervosda del grande ecosistema a cui siamo collegati;
il bosco di cui ci private ci indebolisce, in parte;
Gli spari che spaventano nuociono al nostro udito;
i bossoli che disseminate contaminano il nostro substrato.
Vi saboteremo, vi metteremo i bastoni tra le ruote in più maniere. Faremo in modo che prima di mettere in opera di nuovo il vostro capanno, ci pensiate seriamente, per vedere quante volte ancora vi varrà la pena di pagare licenze all’ ente di turno e ricomprare il vostro fucile, finanziando chi specula con la guerra come beretta e compagnia bella.
Consapevoli che la guerra allo sfruttamento della terra e degli animali è tutt’ uno con la guerra allo sfruttamento umano e all’ esistente. Vanno di pari passo.
 
PER UN PRESENTE DI VIVA DISTRUZIONE!
 
PER UN 2019 COSTELLATO DA MILLE DI QUESTE NOTTI
 
GUERRA A TUTTE LE GABBIE E PRIGIONI E SOLIDARIETA’ A CHI CI STA CHIUSO DENTRO,
 
UN ABBRACCIO A PASKA, ANTONIO, DAVIDE DELOGU E AGLI/ALLE IMPUTATX DI SCRIPTA MANENT
 
PER L’ ANARCHIA!
 
Fronte Liberazione Animale
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