Riceviamo e diffondiamo il testo del volantino diffuso a Torino nel corso del presidio-corteo di giovedì 23 aprile 2015, data di inizio per i processi contro i prigionieri No Tav Lucio, Graziano, Francesco e contro Costa, Silvia e Billy:
CONTRO IL LORO MONDO, TUTTE LE NOSTRE LOTTE
Oggi a Torino due azioni di sabotaggio finiscono in tribunale: l’attacco al cantiere di Chiomonte che vede imputati Lucio,
Francesco e Graziano, ed il tentato sabotaggio ad una sede di ricerca nanotecnologica dell’IBM in Svizzera, per cui sono
accusati Costantino, Silvia e Billy.
Poco ci importa delle scadenze dettate dalla repressione, se non come occasione per rilanciare la solidarietà alle lotte e alle pratiche portate avanti dai compagni e dalle compagne sotto processo.
Uscendo dalla sterile liturgia e dai codici delle aule di tribunale, preferiamo sottolineare ciò che accomuna lo slancio di chi sceglie di agire in prima persona, senza delegare l’urgenza di resistere alle nocività che attraversano l’esistente, con o senza un movimento alle spalle.
Territori devastati da una linea ferroviaria, da tralicci ad alta tensione, da centrali nucleari, da basi militari, da gasdotti e altri simili progetti, sono i fenomeni più visibili di una trasformazione e mercificazione dell’esistente che, in modo meno percettibile nell’immediato, sta penetrando nelle basi stesse delle comunità umane, degli ecosistemi e della materia.
In Val di Susa stanno cercando manu militari di antropizzare e capitalizzare una valle. In un altrove diffuso tra centri di ricerca pubblici e privati, poli universitari e attori economici multinazionali, si antropizzano, capitalizzano e brevettano le basi stesse dell’esistente, a livello genetico e atomico.
Il capitalismo, che storicamente ha dominato i corpi e la materia attraverso le relazioni di potere, ora li pervade per mezzo delle cosiddette scienze convergenti: biotecnologie, nanotecnologie, neuroscienze, informatica e robotica.
A fronte di ciò, il valore di queste azioni di sabotaggio si esplicita, oltre che nel loro effetto immediato, anche nel riportare ad una dimensione concreta e tangibile un nemico che appare come storico e immanente.
Sta ad ognuno ed ognuna di noi individuare, nelle diverse lotte e fronti conflittuali quotidiani, le diverse manifestazioni di queste strategie del nemico: la crescente pervasività del controllo negli spazi urbani, la traduzione degli individui in algoritmi biometrici e codici genetici, il disciplinamento neurochimico dei corpi e delle menti, la tecnologizzazione delle frontiere, l’urbanizzazione violenta e l’avvelenamento degli spazi naturali, l’omologazione del vivente in ogni sua forma.
Contro il loro mondo, tutte le nostre lotte, solidarietà a Lucio, Francesco, Graziano, Silvia, Costa e Billy.
Per la resistenza diffusa.
alcuni nemici e nemiche della megamacchina